Domani, alle ore 10, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, dopo i saluti della vice presidente della Camera Maria Edera Spadoni e la proiezione di un breve video, realizzato in house, che ben documenta la sensazione di solitudine e di emarginazione presente in ogni episodio di sparizione, il Prefetto Giuliana Perrotta illustrerà la 21esima Relazione del Commissario Straordinario del Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse.
Key4biz. Prefetto Perrotta a 12 anni dalla nomina del primo commissario straordinario di governo delle persone scomparse qual è il bilancio di questa istituzione
Giuliana Perrotta. Un bilancio di positivo sotto tutti i punti di vista: con la nomina del commissario straordinario il legislatore ha fatto una scelta Intelligente e coraggiosa, ha cioè riconosciuto che per il suo carattere peculiare e allarmante il fenomeno non poteva essere affrontato con strumenti ordinari; coraggiosa perché non ci sono figure analoghe in altri Stati, senz’altro non ce ne sono nei paesi europei.
Key4biz. Questo cosa ha comportato?
Giuliana Perrotta. Ha comportato prima di tutto il fatto che il commissario, quando ha iniziato la sua attività nel 2007, ha incominciato praticamente da zero: prima del 2007 non era chiaro quanti fossero gli scomparsi, quanti uomini quante donne, dove si fosse verificato l’evento. Insomma non esisteva una vera e propria banca dati dedicata, con una catalogazione, E nessun sistema nazionale che potesse favorire le ricerche. Quindi su molte tematiche che attengono al fenomeno delle persone scomparse il commissario é stato un precursore e ha posto le basi per una migliore gestione delle ricerche. Oggi possiamo dire con orgoglio che in questo settore l’Italia è senz’altro in una posizione preminente nell’ambito dei paesi dell’unione Europea per l’esperienza e i risultati che ha raggiunto in questi 12 anni.
Key4biz. Il 25 luglio presso la sala della regina della Camera dei Deputati, Lei Illustrerà la relazione sull’attività svolta nel primo semestre 2019, cosa ci può anticipare in proposito
Giuliana Perrotta. La relazione sarà l’occasione per fare il punto della situazione e verificare i risultati di tutto il percorso fatto in questi 12 anni, ma anche per indicare gli aspetti che sono ancora da sviluppare, le modifiche normative che devono essere approvate ed illustrare le analisi sui dati statistici che ci mostrano l’andamento del fenomeno.
Key4biz. Cosa può anticiparci in proposito?
Giuliana Perrotta. In primis i dati ci dicono che non si tratta di un fenomeno in diminuzione, che sono molto numerose le denunce di scomparsa di minori stranieri, ma che anche sono in aumento gli allontanamenti dei minori italiani, di donne, di persone anziane. Insomma di tutte quelle categorie più vulnerabili della nostra società. Una società ipertecnologica, in grado di controllare da remoto quasi ogni aspetto della vita dei cittadini, ma incapace a volte di intervenire tempestivamente nei casi di bisogno, per prevenire reati gravi o aiutare persone in difficoltà.
Key4biz. Può darci qualche dato?
Giuliana Perrotta. Quasi 60 Mila persone da rintracciare dal 1974 fino ad ogg. In gran parte sono i MSNA, e sono quelli arrivati nel corso degli ultimi anni, in relazione all’incremento degli arrivi di migranti. Negli ultimi mesi, essendo diminuito questo flusso migratorio, anche il fenomeno della scomparsa di MSNA si è ridotto, anche grazie alle misure di contrasto che abbiamo messo in atto, con l’osservatorio presso la Prefettura di Roma, con la formazione degli operatori dei centri di accoglienza, con i Tribunali dei minori, ed in applicazione della L. N.47\2017 che ha previsto il rafforzamento delle tutele per i minori stranieri.
E poi ci sono le scomparse di genere: molte le denunce di scomparsa di persone di sesso femminile: sono circa un terzo degli scomparsi, l’85% viene ritrovato, ma dal 1974, sono 1020 le donne morte cioè 1,3%. Negli ultimi 4 anni n.204 donne sono state trovate morte. Nel semestre in corso le denunce di scomparsa riguardano per il 44% di persone di sesso femminile. Sono dati preoccupanti.
Key4biz. Un’altra tematica su cui è stato chiamato il suo Ufficio in causa ha riguardato le identificazioni dei migranti, quale è stato il ruolo del Commissario.
Giuliana Perrotta. con l’incremento degli arrivi di migranti provenienti dall’Africa verificatosi negli anni scorsi, come sappiamo, c’ è stato anche un aumento esponenziale dei naufragi, alcuni davvero drammatici come quello del 15 aprile 2015, che ha scosso l’opinione pubblica internazionale. In quella occasione è stato deciso dal governo il recupero del relitto che con una brillante operazione è stato effettuato dalla Marina Militare con il Corpo Nazionale del VV FF. La carcassa del barcone conservava ammassati al suo interno i poveri resti di centinaia di persone, ed è diventato un simbolo tanto da essere esposto quest’anno alla biennale d’arte di Venezia. Per le procedure di identificazione la procura di Catania ha interessato il Commissario. Abbiamo stipulato protocolli con il Labanof dell’Università di Milano per definire tutte le procedure, e poi con il Miur, per coinvolgere anche le altre università, poi con il ministero degli affari esteri e con la Croce Rossa internazionale ed italiana per l’acquisizione dei dati da parte dei familiari nei vari paesi di provenienza, un lavoro vastissimo e delicato che sta iniziando a dare dei risultati. Ad aprile si è svolto un incontro di coordinamento presso di noi con i rappresentanti del Labanof e delle 12 università che hanno aderito al progetto a cui parteciperanno anche i laboratori della scientifica della Polizia e del Racis dell’Arma. Una bella sinergia di tutto il comparto scientifico coordinata dall’ufficio. L’attività che stiamo portando avanti ha avuto unanime riconoscimento ed apprezzamento recentemente a livello internazionale nel meeting dell’Interpol di Lione.
Key4biz. Un’ultima domanda personale prefetto Perrotta, dopo tutti gli incarichi che ha avuto nella sua carriera, lei è stata prefetto a Enna, Lecce e Cagliari, quali obiettivi vuole raggiungere come Commissario.
Giuliana Perrotta. Nel corso della mia lunga carriera ho svolto i più diversi incarichi ed acquisito esperienza e professionalità in tanti settori: dall’emergenza ambientale, all’immigrazione, dalla gestione dei comuni a quella di aziende di pubblici servizi, eppure quando sono stata nominata commissario ho subito percepito che questo non sarebbe stato un incarico come gli altri. Qui gli utenti, come vengono definiti in gergo burocratese, non sono cittadini qualsiasi perché da una parte ci sono persone che non ci sono, che sono sparite nel nulla e che bisogna ritrovare, e dall’altra le famiglie degli scomparsi, in preda al l’ansia e alla disperazione, in mezzo ci sono tutte le altre istituzioni che hanno il compito di condurre le ricerche. Non è facile. Come commissario avverto una grande responsabilità non solo perché neppure un solo caso di scomparsa sia trascurato, ma affinché di questo fenomeno si parli nelle scuole, nei convegni sui media, perché si pongano basi solide per un’attività di prevenzione efficace di molti casi di allontanamento.
Key4biz. Quale è stato uno dei primi provvedimenti che ha adottato?
Giuliana Perrotta. Quello di istituire La Consulta delle associazioni dei familiari degli scomparsi, e di tutte le altre realtà del privato sociale e del mondo istituzionale con cui fare “sistema”.