La società informatica SyTech, fornitore dei servizi segreti russi dell’Fsb, è stata vittima dell’attacco di un gruppo anonimo di hacker, che avrebbero sottratto circa 7,5 terabyte di informazioni riservate, secondo quanto ricostruito dalla Bbc. Tra i documenti trafugati, condivisi con alcuni organi di stampa, vi sarebbero le prove dei quattro progetti su cui lavorano gli 007 russi.
- “Nautilus-S”, si tratta di una operazione di de-anonimizzazione del software Tor, usato per navigare anonimamente in rete. L’operazione è probabilmente fatta per tracciare e spiare gli avversari interni del regime.
- “Nautilus”, è un’operazione che era in corso al momento dell’hackeraggio, di esfiltrazione e raccolta illegale di dati dai social network (i social network “esfiltrati” sarebbero Facebook, LinkedIn, ecc..) .
- L’Internet sovranista. Il terzo si chiama “Hope”, una serie di attività preparatorie alla separazione dell’Internet russa (Runet) dal resto dei network degli altri paesi. I provider potrebbero esser costretti a staccarsi da tutti i server stranieri, poggiando solo sul DNS, il dominio russo. Quest’ultima è un’iniziativa nota da tempo, dopo che a febbraio di quest’anno Mosca ha approvato delle leggi per dotare il Paese di un proprio Internet parallelo.
- Spiare le imprese. Il quarto si chiama “Mentor”, consiste in una raccolta dati prelevati ad aziende che operano in Russia. Una forma di attività che rientra nello spionaggio industriale di Stato.
I dettagli dell’attacco hacker
L’Fsb (acronimo inglese per Federal Security Service of the Russian Federation) è una delle principali agenzie d’intelligence al mondo, insieme all’Fbi statunitense e all’Mi5 britannico. Tra le sue competenze, sono comprese quelle per l’ambito cibernetico e per lo spionaggio internazionale.
Gli hacker – che agiscono sotto lo pseudonimo di “0v1ru$” – hanno rivendicato l’attacco su Twitter il 13 luglio, pubblicando lo screenshot di una pagina del sito di SyTech da loro modificata, per mostrare la capacita’ di agire sui sistemi della societa’.
Successivamente i criminali informatici hanno condiviso le informazioni trafugate al collettivo hacker Digital Revolution, che le ha inviate ad alcune testate giornalistiche. Secondo la Bbc, si tratterebbe del più importante furto di informazioni mai subito dai servizi russi, anche se nessun segreto di Stato è stato rivelato.