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Il consumo di banda larga continua a crescere sia sulle reti fisse che su quelle mobili, trainato dal vorace appetito degli utenti per i servizi dia audio e video streaming, per i servizi di condivisione peer-to-peer, per i contenuti HD destinati alla connected TV e per una pletora di altri servizi sempre più popolari e usati grazie anche alla crescente diffusione di smartphone e tablet.
Lo rivela un nuovo report di IDC, secondo cui la categoria dei ‘power users’ (gli utenti esperti) si sta “rimpinzando di una quantità di banda sproporzionata” che sta causando non pochi mal di pancia agli amministratori delle reti.
IDC prevede che la domanda aumenterà da 9.665 petabytes al mese nel 2010 a 116.539 al mese nel 2015.
“L’enorme crescita della domanda di servizi a banda larga fissa e mobile è sconcertante”, ha sottolineato Matt Davis, direttore Consumer e SMB Telecom Services di IDC.
Anche se le proiezioni potrebbero sembrare spropositate, avverte Davis, il fenomeno non è affatto sopravvalutato e gli operatori “dovranno fare i conti con una nuova realtà che spingerà le risorse di rete al limite – o anche oltre il limite”.
L’uso di banda, nota inoltre IDC, è strettamente collegato alla disponibilità di connessioni veloci: un trend evidente quando si raffrontano i livelli di utilizzo tra i diversi paesi e regioni.
Una maggiore capacità – dicono i ricercatori – spingerà l’adozione di nuovi servizi e un maggiore uso della rete.