Trasporti, energia, infrastrutture, sicurezza pubblica e big data, sono i segmenti chiave del mercato mondiale delle tecnologie per le smart cities. Tutti assieme, tra il 2019 ed il 2023, rappresenteranno il 60% della spesa globale in soluzioni avanzate per la resilienza, la protezione e l’efficienza delle città future, secondo un nuovo studio IDC.
La stima degli investimenti complessivi in questi settori, avanzata dal Report “Worldwide Semiannual Smart Cities Spending Guide”, nell’aggiornamento di giugno, è di oltre 189 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
Cinque le aree di spesa maggiore individuate dal documento: un’avanzata rete di trasporti pubblici con l’aggiunta di sistemi di gestione intelligente del traffico, le smart grid e gli smart meters, l’illuminazione di nuova generazione in ambienti outdoor, sistemi di videosorveglianza e per la sicurezza pubblica, big data.
All’interno di queste aree chiave, lo studio ha evidenziato gli use cases che vedranno i maggiori investimenti e sono: la tecnologia vehicle-to-everything (V2X) per sfruttare la connettività 5G dedicata alle auto connesse in rete e a guida autonoma, i gemelli digitali (digital twins) e le tecnologie indossabili (wearables).
Il V2X è un sistema su cui imprese ed industria stanno investendo molto, unta tecnologia che grazie alla rete 5G consente ai veicoli di comunicare tra loro e allo stesso tempo con la rete stradale, gli oggetti/dispositivi presenti/integrati in essa, la sensoristica dell’Internet delle cose, i pedoni, la rete elettrica (Vechile-to-Grid, o V2G) e l’infrastruttura stradale/autostradale nel suo insieme.
La rete 5G è altrettanto fondamentale per il regolare funzionamento dei servizi smart city a cittadini, PA e imprese. Requisito centrale per tali applicazioni, che hanno necessità di un funzionamento parallelo, continuo e costante, è la capacità di gestire il flusso crescente di dati.
Per fare questo, serve una connettività elevata e molto veloce, che è data proprio dal 5G (ma anche dal 4G), una connettività che sarà presto anche un requisito centrale nello stabilire il livello di qualità della vita dei cittadini, nel valutare le opportunità di business e nel misurare l’efficienza delle infrastrutture stesse.
Per il 2019, le città che spenderanno di più in progetti smart city sono Singapore, al primo posto, seguita da New York e Tokyo che completano il podio. Al quarto posto c’è Londra, quindi a parti merito al quinto posto Pechino e Shanghai.
In queste metropoli/megalopoli la spesa media in progetti smart city supererà il miliardo di dollari nel 2020.
A livello geografico, il 70% delle risorse finanziarie che saranno destinate a queste iniziative arriveranno da Stati Uniti, Europa e Cina, ma il tasso di crescita annuo più elevato (Carg 2019-2023) sarà quello che raggiungeranno Giappone e Medio Oriente (+ Africa), calcolato dallo studio attorno al 21%.