Apple cambia rotta: in conference call annuncia che pagherà il dividendo e riacquisterà parte delle azioni

di Raffaella Natale |

La decisione di oggi testimonia un grande cambiamento per il gruppo che ha sempre preferito conservare una grande liquidità per la fornitura di componenti per i suoi gadget.

Stati Uniti


Tim Cook

Apple pagherà il dividendo agli azionisti e riacquisterà fino a 10 miliardi di dollari in azioni. Lo ha annunciato stamani in una conference call, indetta per comunicare la destinazione dei 97 miliardi di dollari di cash-flow, di cui gli investitori continuavano a chiedere una parte.

Il Ceo Tim Cook e il CFO Peter Oppenheimer hanno spiegato che il payout costerà alla società circa 9,88 miliardi di dollari l’anno e implicherà un rendimento dell’1,81%, al di sotto di quello dei concorrenti come Microsoft e Intel, per i quali si attesta al 2,45% e al 3,03%. Il board di Apple ha inoltre approvato un riacquisto di azioni per 10 miliardi di dollari, a partire dal 30 settembre, inizio dell’anno fiscale 2013. Il riacquisto di azioni dovrebbe svolgersi nell’arco di 3 anni.

“Con i dividendi, i riacquisti di azioni e la liquidità utilizzata per risolvere le questioni sulla Rsu, prevediamo di utilizzare circa 45 miliardi di dollari di cash interno nei primi 3 anni del nostro programma”, ha commentato Oppenheimer.

 

Apple, che venerdì ha lanciato la nuova versione del tablet iPad, aveva annunciato a fine gennaio utili e vendite ‘record’, rispettivamente di 13,06 miliardi e 46,33 miliardi di dollari per il primo trimestre del proprio esercizio, grazie soprattutto al successo del suo iPhone 4S.

Nel corso dell’ultimo trimestre, il gruppo ha venduto 37,04 milioni di iPhone, registrando un balzo del 128% sull’anno, 15 milioni di iPad  (+111%), 5,2 milioni di Mac (+26%) e 15,4 milioni di iPod (-21%).

 

Da diversi mesi, la compagnia di Cupertino era sotto la pressione di una parte degli investitori, i quali chiedevano che una parte del cash-flow venisse ridistribuito attraverso dividendi. Durante l’Assemblea annuale degli azionisti, tenutasi lo scorso febbraio, Cook aveva spiegato che la società aveva pensato “molto a lungo” al flusso di cassa e che stava attivamente discutendo col board sulle strategie migliori per gestirlo. “E’ una grande cifra, superiore a quella di cui abbiamo bisogno per amministrare la società“, aveva dichiarato Tim Cook.

 

La decisione di oggi testimonia un grande cambiamento per il gruppo che ha sempre preferito conservare una grande liquidità per la fornitura di componenti per i suoi gadget.

 

Nelle ultime ore, in vista della conference call, si speculava sulle possibili opzioni, dagli investimenti in progetti di ricerca ad eventuali nuove acquisizioni.

“Ciò che Apple farà con i sui liquidi è argomento di discussione da diverso tempo”, aveva scritto Matthew Panzarino sul blog The Next Web, facendo riferimento alla richiesta di un dividendo (What Will Apple Do With its Cash Tomorrow? Here’s What We Think).

Ma molto probabilmente, sottolineava Panzarino, “si annuncerà un’acquisizione o un grosso investimento tecnologico. Forse Apple acquisterà Twitter, il social network che ha integrato nei suoi sistemi operativi iOS e OS X”.

 

Ma nessuna grande acquisizione è in vista. Apple è quindi rimasta fedele alla sua linea. Finora ha, infatti, sempre acquistato società hi-tech di piccole dimensioni. Twitter avrebbe rappresentato un investimento notevole rispetto a quanto l’azienda abbia mai fatto.

Il sito di micro-blogging è, infatti, attualmente stimato in circa 7 miliardi di dollari mentre il più grosso acquisto fatto dalla compagnia di Cupertino è stato quello del produttore israeliano di memorie flash Anobit per 390 milioni di dollari.

 

Secondo altri avrebbe addirittura potuto annunciare qualche accordo con Samsung per il comparto delle smart Tv, oppure deciso di investire per migliore la qualità del lavoro nelle fabbriche cinesi che producono i suoi dispositivi.

Niente di tutto questo. L’azienda ha preferito avviare un programma per il pagamento dei dividendi e il riacquisto di parte delle azioni.

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