Connected Tv: nel 2106 gli OTT domineranno un mercato europeo da 2,4 mld di euro. Analisi IDATE

di Raffaella Natale |

Europa e America del Nord rappresenteranno rispettivamente il 17% e il 54% del mercato mondiale dei video per Tv connessa.

Europa


Connected Tv

Il mercato televisivo si trova di fronte a un profondo cambiamento. Player di comparti precedentemente separati, come televisione, internet e vendors di infrastrutture sono oggi in concorrenza per la conquista dell’audience e dei nuove fonti di entrate.

IDATE nel ‘World Connected TV Market Insights‘ ci offre un’analisi approfondita e minuziosa per comprendere le sfide e le strategie chiave del mercato della Tv connessa.

Nel 2016, il mercato europeo dei servizi video su connected Tv sarà largamente dominato dagli OTT e varrà 2,4 miliardi di euro, ha sottolineato Jacques Bajon, Head of the Video Distribution Practice di IDATE. Europa e America del Nord rappresenteranno rispettivamente il 17% e il 54%.

 “Gli operatori di reti gestite (come i fornitori di cavo e IPTV) possiedono una delle leve essenziali per lo sviluppo del mercato della connected Tv. Potranno proseguire la loro strategia di distribuzione dei servizi o aprire le loro reti agli OTT per favorire la segmentazione delle loro offerte”, ha commentato Bajon.

 

Per IDATE, il mercato mondiale dei servizi di connected Tv rappresenterà il 16,7% di quello video legato alle offerte degli OTT e circa l’1% di quello globale dei servizi di video da rete fissa.

Queste cifre corrispondono all’analisi di IDATE sullo sviluppo dei servizi di Tv connessa su scala mondiale, per i quali è previsto un decollo a partire dal 2015.

Secondo l’istituto di ricerca, i servizi a pagamento giocheranno un ruolo centrale nello sviluppo della Tv connessa: “Siamo infatti vicini alla fine dei fenomeni di cord-cutting (gli utenti combineranno l’accesso gratuito alla Tv tradizionale, attraverso il digitale terrestre e il satellite, al consumo a pagamento per i servizi OTT) e  cord-shaving (gli utenti ridurranno i pagamenti per servizi del cavo o di IPTV a vantaggio delle offerte low-cost degli OTT o del video on-demand).

 

Su scala mondiale, secondo IDATE, i servizi pay rappresenteranno quasi il 57% del mercato video per Tv connessa.

Per quanto riguarda le revenue pubblicitarie, IDATE stima che saranno essenzialmente legate ai contenuti premium. Il consumo di piccoli programmi o di user genereted content (UGC) rimarrà probabilmente relegato a pc, smartphone e tablet.

Tenuto conto dell’avanzata degli Stati Uniti nel lancio di servizi OTT di forte appeal, IDATE prevede che saranno ancora il più grande mercato per i servizi di Tv connessa, rappresentando fino al 50% di quello mondiale.

 

Per IDATE, la crescita delle offerte OTT, in particolare sulla connected Tv, peserà sul mercato della televisione lineare in proporzioni differenti a seconda dell’area geografica considerata.

Negli USA, si può già anticipare che ci sarà un andamento negativo per la Tv tradizionale, per effetto dell’abbattimento dei prezzi della pay-Tv di fronte alla forte concorrenza delle offerte OTT.

L’istituto di ricerche anticipa un’evoluzione più favorevole per l’Europa. Da una parte, nei mercati sviluppati ci sarà un potenziale di crescita per le offerte a pagamento e il livello dei prezzi praticati limiterà l’impatto della concorrenza sulle offerte lineari. Dall’altra, i Paesi del centro e dell’est Europa conserveranno un forte potenziale di crescita.

Fuori da queste aree e dal Giappone, lo sviluppo delle offerte OTT non peserà sul periodo e sulla crescita del mercato tradizionale dell’audiovisivo.

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