l'analisi

Le sfide digital del nuovo Parlamento europeo

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Lo scorso fine settimana è stato eletto il nuovo Parlamento è una nuova legislatura continentale sarà chiamata a confermare – curandone il recepimento e l’implementazione – o a rivedere la politica digitale del periodo particolarmente attenta a innovare sul fronte della Rete e di ciò che si muove attorno.

Vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Lo scorso fine settimana è stato eletto il nuovo Parlamento è una nuova legislatura continentale sarà chiamata a confermare – curandone il recepimento e l’implementazione – o a rivedere la politica digitale del periodo particolarmente attenta a innovare sul fronte della Rete e di ciò che si muove attorno.

Oltre al tema del diritto d’autore che richiederà infatti il recepimento da parte dei Paesi membri della direttiva in forza delle quale le piattaforme digital dovranno trovare forme di remunerazione dei produttori di contenuti, il passato Parlamento ha lavorato su molte iniziative volte a creare un mercato comune grazie al commercio elettronico.

Dai limiti al geoblocking alla cancellazione delle soglie di fatturato online al di sopra delle quali un’azienda e-commerce è oggi chiamata ad aprire una rappresentanza fiscale nel Paese di destinazione, dalle procedure semplificate offerte alle imprese che intendono vendere su Internet registrandosi sul MOSS (“Mini One Stop Shop”) alla responsabilità a versare l’Iva data ai marketplace la carne sul fuoco è tanta ed importante.

Prevarrà una visione improntata ad un’ulteriore apertura dei mercati nazionali, anche online, oppure no. Lo scopriremo nei prossimi mesi, nei prossimi anni.

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