Brevetti. Facebook al contrattacco: ‘E’ Yahoo! che viola i nostri patents’

di Alessandra Talarico |

La controffensiva di Facebook arriva in un momento molto delicato per Yahoo!, che si appresta ad annunciare migliaia di licenziamenti nell’ambito di un vasto piano di ristrutturazione.

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Facebook passa al contrattacco e denuncia a sua volta Yahoo!: è il portale che viola i brevetti del social network, e non il contrario.

La società di Mark Zuckerberg è stata accusata il mese scorso dal gruppo di Sunnyvale di aver violato una decina di brevetti: secondo Yahoo!, addirittura, l’intero modello di Facebook si basa sui suoi patents.

Facebook – che sta preparando il suo ingresso in Borsa contando di raccogliere fino a 10 miliardi di dollari e valorizzare l’azienda fino a 105 miliardi di dollari – ha recentemente ammesso che un esito sfavorevole del contenzioso con Yahoo potrebbe avere un impatto importante sui suoi risultati finanziari, ma ha anche subito affermato di volersi difendere strenuamente contro un’azione definita ‘sconcertante’.

 

“Abbiamo detto dall’inizio che ci difenderemo vigorosamente contro la causa di Yahoo! e oggi abbiamo risposto” con una procedura che accusa Yahoo! “di aver violato 10 brevetti Facebook”, ha dichiarato il responsabile degli affari legali del social network, Ted Ullyot, sottolineando che quella di Yahoo! è stata una mossa ‘miope’ non solo perchè ha preso di mira un partner commerciale ma anche perchè “ha dato priorità ai contenuti invece che all’innovazione”.

 

I brevetti al centro della causa presentata da Facebook comprendono un ventaglio di prodotti che va dalla home page all’ottimizzazione dei contenuti.

Il social network chiede quindi al tribunale di respingere in toto le accuse di Yahoo! ed esige dal portale il pagamento di danni e interessi, oltre al rimborso delle spese legali.

 

Nei documenti depositati in tribunale, Facebook ha anche respinto le asserzioni contenute nella causa iniziale di Yahoo!, negando l’affermazione secondo la quale “senza le tecnologie di Yahoo! siti come Facebook non avrebbero tanti visitatori e sostanziali ricavi pubblicitari”.

 

Non si è fatta attendere la contro-replica di Yahoo! che in una nota dichiara: “Abbiamo appena ricevuto la risposta di Facebook e le sua controquerela, ma crediamo che siano prive di fondamento e nient’altro che un cinico tentativo di distrarre l’attenzione dalla debolezza della loro difesa”.

“Come abbiamo chiarito fin dal principio, l’uso non autorizzato delle nostre tecnologie brevettate è inaccettabile e deve essere risolto nella maniera appropriata. Altre importanti aziende acquistano la licenza per usare queste tecnologie e Facebook deve fare altrettanto o cambiare il suo modo di operare”.

Yahoo! sostiene inoltre di aver cercato di risolvere la questione privatamente ma di aver visto respingere questa apertura. “Di conseguenza siamo preparati a chiedere un risarcimento per via giudiziaria”.

 

La controffensiva di Facebook arriva in un momento molto delicato per Yahoo!, che si appresta ad annunciare migliaia di licenziamenti nell’ambito di un vasto piano di ristrutturazione.

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