Italia
L’Italia sconta un “preoccupante ritardo per quanto riguarda la sanità elettronica. E’ un settore in cui noi siamo intervenuti con attività di supplenza in diversi campi, anche molto delicati, come la sperimentazione dei farmaci“. A sottolinearlo è stato il Garante della Privacy Francesco Pizzetti, partecipando oggi a Roma alla presentazione del I Rapporto annuale sullo stato di salute degli archivi medici visitati dalle azienda farmaceutiche.
“Il problema – ha aggiunto Pizzetti – è che l’adozione dell’e-health è lasciata alla sperimentazione delle Regioni e alcune, come la Lombardia e l’Emilia Romagna, hanno adottato sistemi avanzati, ma” diversi fra loro e dunque difficilmente integrabili, mentre “il ministero della Salute non ha ancora dato delle linee guida e il Parlamento si sta occupando ora del fascicolo sanitario elettronico”.
“Tutto questo mi preoccupa – ha concluso il Garante – perchè in Europa si discute molto sull’agenda digitale e la sanità elettronica è al primo posto: è vista come un enorme servizio per il cittadino. Tra i tanti tavoli dedicati all’agenda digitale ne manca uno sulla sanità elettronica. Nel nostro Paese, anche a causa del fatto che il 40% della popolazione non ha ancora accesso a internet, stiamo accumulando un ritardo elevatissimo, ancora più grave se si considera che abbiamo il maggior numero di anziani ela più elevata aspettativa di vita“.