BYOD: allarme sicurezza. In Italia il 58% delle aziende perde dati a causa dei device mobili

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I dispositivi mobili ritenuti importanti per raggiungere gli obiettivi di business, ma sono anche un pericolo per la sicurezza aziendale da quando i dipendenti hanno iniziato ad utilizzare i propri dispositivi per lavoro.

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Tablet user

Una nuova Ricerca internazionale sui “rischi della mobilità” rivela che i dispositivi  mobili aziendali e il fenomeno bring-your-own-device (BYOD) stanno rapidamente eludendo la sicurezza e le policy aziendali in Italia. Il 92% dei 304 professionisti IT coinvolti nella ricerca è d’accordo sul fatto che l’uso di dispositivi mobili sul posto di lavoro sia importante per raggiungere gli obiettivi di business. L’88%, invece, ritiene che questi dispositivi mettano in pericolo la propria azienda e solo il 17% mette in atto i controlli di sicurezza necessari per evitare questi rischi.

 

“Negli ultimi anni l’IT si è dedicato alla sicurezza dei desktop, cercando di prevenire la perdita dei dati attraverso Web ed email, ma i dispositivi mobili hanno modificato radicalmente lo scenario”, ha dichiarato Emiliano Massa, Director of Regional Sales, Websense Italy & Iberia. “I tablet e i dispositivi iOS stanno sostituendo i notebook aziendali, da quando i dipendenti hanno iniziato ad utilizzare i propri dispositivi per lavoro e per accedere alle informazioni aziendali. Questi dispositivi possono provocare una perdita senza precedenti di dati sensibili. L’IT deve preoccuparsi dei dati a cui si accede attraverso i dispositivi mobili e non solo del dispositivo stesso”.

 

Secondo la precedente ricerca internazionale del Ponemon Institute, gli intervistati IT hanno dichiarato che il 63% delle violazioni si è verificato a causa di dispositivi mobili. Solo il 28% ha dichiarato che i computer dei dipendenti erano la causa.

 

Questa ricerca, condotta dal Ponemon Institute e sponsorizzata da Websense è pensata per aiutare i professionisti della sicurezza IT a pianificare una forza lavoro sempre più mobile. La ricerca dimostra che le aziende spesso non sanno in che modo e quali dati escono dalle loro reti attraverso dispositivi mobili non sicuri. Le tradizionali soluzioni di sicurezza statiche come antivirus (AV), firewall e password non sono efficaci nel bloccare i malware avanzati e il furto dei dati da parte di addetti ai lavori malevoli o negligenti.

 

Tra gli altri dati emersi dalla ricerca risulta che il 75% degli intervistati ha dichiarato che i dipendenti aggirano o disattivano le funzionalità di sicurezza, come le password e il blocco tasti, sui dispositivi aziendali e personali.

Durante l’ultimo anno, il 58% delle aziende coinvolte in questa ricerca ha subito una perdita di dati causata dall’uso non protetto dei dispositivi dei dipendenti, tra cui notebook, smartphone, device USB e tablet.

Il 92% degli intervistati è d’accordo che l’uso dei dispositivi mobili sul posto di lavoro è importante per raggiungere gli obiettivi di business. L’88% ritiene che questi strumenti possano mettere in pericolo le aziende. Solo il 17% adotta i controlli di sicurezza necessari per affrontare i rischi e il 34% utilizza policy rinforzate.

I dispositivi non protetti provocano un aumento delle infezioni malware. Il 45% degli intervistati ha dichiarato che negli ultimi 12 mesi, le proprie aziende hanno riscontrato un incremento delle infezioni malware a causa dei dispositivi mobile non sicuri, utilizzati sul posto di lavoro.

Il 62% degli intervistati è preoccupato per i dipendenti che scattano foto o girano video in ufficio, probabilmente a causa della paura di furto o esposizione di informazioni sensibili.

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