La nuova legge aggiorna i diritti dei consumatori all’era di internet, garantendogli maggiori informazioni sul funzionamento delle graduatorie online e quando esse derivino da post sponsorizzati. Le nuove regole mirano inoltre a rendere più trasparente per i consumatori l’uso delle recensioni online e dei prezzi personalizzati.
I marketplace online e i servizi comparativi (ad esempio, Amazon, eBay, AirBnb, Skyscanner) dovranno rivelare i principali parametri che determinano la classificazione delle offerte risultanti da una ricerca. I consumatori dovranno inoltre essere informati da chi acquistano beni o servizi (da un commerciante, dal marketplace stesso o da un privato) e se sono stati utilizzati prezzi personalizzati.
“Questo pacchetto rinforza i diritti dei consumatori nell’era di internet, portando nuove protezioni e dando ai consumatori la possibilità di ricevere informazioni ogni volta che acquistano. I consumatori non possono più essere indotti in errore dai prodotti fabbricati secondo standard diversi, ma commercializzati come gli stessi in Stati membri diversi”, ha dichiarato Daniel Dalton, negoziatore capo del Parlamento.
“L’accordo che abbiamo trovato è un inizio. Si affronta la questione dei prodotti a doppia qualità per la prima volta, e nei prossimi anni la Commissione dovrà esaminare seriamente i progressi compiuti. Si tratta di passi concreti“.
Doppia qualità dei prodotti
La direttiva tratta la questione della cosiddetta “doppia qualità dei prodotti”, ovvero i prodotti, commercializzati con lo stesso marchio in diversi Paesi UE, che differiscono per composizione o caratteristiche. Nel testo, si afferma che spetta agli Stati membri combattere la commercializzazione ingannevole.
Quando sono soddisfatte determinate condizioni (ad esempio, commercializzazione simile in Stati membri di prodotti identici, con composizione o caratteristiche significativamente diverse e senza una giustificazione), la pratica potrebbe essere qualificata come ingannevole e quindi proibita
Inoltre, il testo include una clausola di riesame che impone alla Commissione di valutare la situazione entro due anni, per verificare se la doppia qualità dei prodotti debba essere aggiunta alla lista nera delle pratiche commerciali sleali.
Sanzioni per le infrazioni
Per le infrazioni diffuse (ossia quelle che danneggiano i consumatori in diversi Paesi UE), l’ammenda massima disponibile negli Stati membri deve ammontare ad almeno il 4% del fatturato annuo del commerciante nell’esercizio finanziario precedente o, qualora non fossero disponibile informazioni sul fatturato, a un importo forfettario pari a due milioni di euro.
La direttiva, approvata con 474 voti favorevoli, 163 contrari e 14 astensioni, sarà ora sottoposta all’approvazione formale del Consiglio dei ministri UE. Gli Stati membri disporranno di 24 mesi dalla data di entrata in vigore della direttiva per recepirla nel diritto nazionale. La legislazione modifica quattro direttive esistenti in materia di protezione diritti dei consumatori: le pratiche commerciali sleali, i diritti dei consumatori, le clausole contrattuali abusive e l’indicazione dei prezzi. Fa parte del pacchetto “Nuovo accordo per i consumatori“.