Galileo, altri 2 satelliti in orbita a settembre. Antonio Tajani: ‘L’industria si metta all’opera per cogliere le opportunità del mercato’

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Lo sviluppo del sistema sta procedendo secondo i piani e nel 2013 dovrebbero essere effettuati ulteriori lanci. Nel 2014 il sistema sarà completamente operativo.

Europa


Antonio Tajani e Jean Yves Le Gall

Sarà effettuato il 28 settembre 2012 il secondo lancio di 2 satelliti del programma Galileo. La mini costellazione di 4 satelliti permetterà di testare il funzionamento di questa infrastruttura, mentre le imprese europee potranno iniziare a sviluppare e a collaudare prodotti innovativi basati sui segnali di navigazione via satellite di Galileo.

Lo ha annunciato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, insieme a Jean Yves Le Gall, presidente e AD di Arianespace, alla presenza dei dirigenti delle imprese partecipanti al programma, è frutto di un accordo con l’Agenzia spaziale europea.

 

Lo sviluppo del sistema sta procedendo secondo i piani e nel 2013 dovrebbero essere effettuati ulteriori lanci. Tutti i satelliti sono lanciati dalla Guyana francese, dove si trova il poligono spaziale europeo.

 

“Galileo – ha affermato Tajani – comincia a dare frutti, procede secondo i tempi previsti e nei margini del bilancio concordato. Invito le imprese europee – e in particolare le tante PMI – a mettersi all’opera, a innovare e ad approntare i loro prodotti per quando, nel 2014, Galileo sarà pienamente funzionante. L’industria europea dovrà essere pronta a entrare in un mercato assai vasto che non chiede altro che di essere occupato. Proprio ciò di cui abbiamo bisogno oggi, data la situazione economica attuale”.

 

La piena operatività del sistema di radionavigazione satellitare europeo – che a differenza dell’americano GPS e del russo Glonass è stato concepito per usi civili e non militari – permetterà di realizzare applicazioni in molti settori dell’economia europea, dalle reti elettriche alla gestione delle flotte, dal  settore finanziario ai trasporti, o ancora dalle operazioni di salvataggio alle missioni di pace. Si tratta di un mercato attualmente stimato in 125 miliardi di euro che, secondo le previsioni, arriverà a 250 miliardi di euro entro il 2020.

 

Il sistema europeo, inoltre, è molto più preciso e affidabile di Galileo e permetterà agli utenti di determinare la loro esatta posizione nel tempo e nello spazio.  Galileo sarà compatibile e, per alcuni servizi, interoperabile con il GPS americano, ma del tutto indipendente dal sistema americano. (a.t.)

 

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