TWITTER: 12 ore di blocco, poi Governo pakistano ci ripensa

di Flavio Fabbri |

VINTI

Continuano i problemi in Asia per il sito di microblogging e sempre per motivi di natura religiosa. Circa dodici ore fa, infatti, il Governo pakistano ha deciso di bloccare Twitter per presunta blasfemia in relazione ad un concorso di disegno dedicato al profeta Maometto.

 

L’Autorità per le telecomunicazioni di Islamabad ha ritenuto il concorso una strategia occultata per sostenere, nei Paesi mussulmani, tutti quei gruppi e quei movimenti per i diritti civili e democratici che hanno infiammato il Nord Africa durante gli scorsi mesi, ordinando quindi il blocco di Twitter.

 

Secondo alcuni media indipendenti, inoltre, tramite device mobili con sistema operativo Opera Mini è stato comunque possibile accedere alla piattaforma di microblogging durante l’oscuramento, mentre da tutti gli altri apparecchi no. Da poche ore, segnalano da più parti i media e gli utenti, il servizio sembra tornato attivo in tutto il Paese.

 

La decisione di oscurare il sito è arrivata subito dopo che, secondo i quotidiani pachistani, Twitter stesso si era rifiutato di eliminare il concorso e di impedire che la figura del profeta Maometto venisse oltraggiata dalle caricature degli utenti. Un fatto usuale in Asia e in Medio Oriente, con i social network e i siti di microblogging a più riprese oscurati e censurati.

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