“Anche la giornata di oggi conferma quello che avevamo detto pubblicamente a Roma il 15 dicembre scorso alle Officine Farneto, in occasione della giornata PD #aporteaperte. La piattaforma Rousseau è opaca e non cambia nulla se utilizza o meno la Blockchain. Davide Casaleggio fa annunci utilizzando paroloni come Blockchain, un argomento complesso che, in questo specifico caso, viene utilizzato come ‘specchietto per le allodole’ dopo il flop tecnologico del voto sull’autorizzazione a procedere su Matteo Salvini –ha dichiarato lo scorso venerdì Francesco Boccia, deputato PD, in merito la sicurezza della piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle-. “Ribadiamo un concetto semplice e banale: l’associazione Rousseau e la società privata che di fatto la controlla, per essere credibili, dovrebbero rendere pubblico il codice sorgente dell’intera piattaforma e far certificare i processi di voto ad un ente governativo terzo.Anche al Palazzo delle Stelline di Milano, dalle dichiarazioni, sembrano riferirsi solo ad una porzione open-source in questa nuova piattaforma; tra l’altro, l’immutabilità del dato memorizzato non è sufficiente a determinarne la bontà dello stesso. È obbligatoria l’introduzione del concetto di identità digitale certificata. Salvare in maniera immutabile un dato ‘contraffatto all’origine’ determina una ‘contraffazione certificata’. Altro che rivoluzione. Inoltre, se vuole essere per una volta trasparente, inizi a chiarire che tipo di blockchain intende utilizzare. Se ‘permissioned’ (pubblica/privata) o ‘permissionless’. Al momento ci sembra solo propaganda con paroloni senza senso.
A Milano – ha continuato il deputato PD – è andata in scena l’ennesima farsa fatta a uso e consumo degli investitori potenziali per le attività della Casaleggio ma che non ci pare abbiano nulla a che fare con la democrazia italiana. Dicono che su Rousseau si arriverà con il voto con Blockchain? A noi appaiono sempre più opachi e continueremo a sfidarli sulla trasparenza on line. Il 15 Dicembre, durante la presentazione di Hackitaly, una piattaforma open source e realmente trasparente, i nostri sviluppatori hanno già mostrato un proof-of-concept funzionante di voto su Blockchain.
Dopo l’insediamento del nuovo segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, doneremo la piattaforma Hackitaly al PD e sfideremo sulla trasparenza l’associazione Rousseau” – ha concluso Boccia.