IL DUBBIO

Reddito di cittadinanza, spese non più tracciate. Come si fa a vietare quelle ‘immorali’? (Gioco d’azzardo)

di |

Il Senato ha trovato una soluzione alla criticità indicata dal Garante Privacy così non sarà più tracciata ogni singola spesa effettuata con la card del Reddito di Cittadinanza. Allora il Mef come farà a vietare le spese 'immorali', sigarette e gioco d'azzardo?

Niente più Grande Fratello sul reddito di cittadinanza. Giustamente il Senato ha trovato una soluzione alla criticità indicata dal Garante Privacy “è una sorveglianza su larga scala”, sulla tracciabilità di tutte le spese con la card del Reddito di Cittadinanza. Con l’emendamento 3.800 proposto dal Governo e approvato dall’Aula del Senato non avverrà più il monitoraggio su tutte delle spese, come previsto inizialmente dal decreto-legge che disciplina il beneficio, ma sarà effettuato solo “il monitoraggio dei soli importi complessivamente spesi e prelevati sulla Carta Rdc”.

Dunque, è stato accolto il rilievo del Garante Privacy. Antonello Soro aveva definito il monitoraggio di tutte le spese “una sorveglianza su larga scala, continua e capillare sugli utilizzatori della carta, determinando così un’intrusione sproporzionata e ingiustificata su ogni aspetto della vita privata degli interessati”.

 Come verranno vietate le spese immorali?

Ma se ora le spese non saranno più tracciate, come farà il Ministero dell’Economia a vietare quelle “immorali”, come le ha definite Luigi Di Maio, ossia ad impedire l’acquisto di “Gratta e Vinci”, sigarette e in generale il gioco d’azzardo con i soldi pubblici?

La soluzione sarà contenuta in un prossimo decreto per definire bene i codici merceologici per consentire le spese ammissibili e vietare quelle tabù. La Card, che verrà distribuita da Poste, è vincolata a codici merceologici della precedente carta Rei (Reddito d’inclusione introdotto dal Governo Gentiloni). In questo modo la PostePay praticamente non “funzionerà” per gli acquisti “immorali”. Sarà abilitata solo per determinate spese.

Infine ricordiamo che, nella logica di incentivare i consumi, la somma va spesa entro il mese d’accredito. L’eventuale residuo verrà decurtato nel mese successivo del 20% e si potranno prelevare fino a 100 euro al mese.

Reddito di cittadinanza, il modulo per la domanda

Qui è possibile scaricare sul sito dell’INPS il modulo per la richiesta del reddito di cittadinanza, qualora si voglia presentare la domanda dal 6 marzo a uno sportello postale o Caf autorizzato. La domanda potrà essere inoltrata anche direttamente dal sito del reddito di cittadinanza (https://www.redditodicittadinanza.gov.it/), ma in questo caso è obbligatorio possedere lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, almeno di Livello 2.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz