In questa rubrica abbiamo spesso toccato gli strumenti del marketing digitale a disposizione delle aziende e dei professionisti che si occupano di export: il protagonismo di Amazon ed Alibaba nel nostro Paese e i dati forniti dal Politecnico di Milano relativi all’eCommerce internazionale dimostrano l’attualità di questo tema intercettato anche dalle tante iniziative di informazione e formazione organizzate da istituzioni e associazioni di categoria.
Il digital export manager sa però che sviluppare un’iniziativa proprietaria di lead generation o di eCommerce è onerosa sia sul piano organizzativo e tecnologico ed è opportuno che adotti in primo luogo attenzione a giovarsi degli ambienti che già sono potenzialmente capaci di rivendere il prodotto nei mercati di riferimento.
Accorgimenti utili per individuare questi operatori sono:
- cambiare le impostazioni di ricerca di Google (lingua e impostazioni geografiche) per reperire risultati più simili a quanto troverebbe un utente in loco;
- usare l’operatore booleano di Google related: sito.it e la funzione Similar Sites del sito Alexa.com per trovare possibili importatori e siti distributori;
- avvalersi del motore di ricerca “Marketplace Finder” fornito da Lengow.com per individuare possibili operatori simili ad Amazon, ma verticali per Paese e per categoria merceologica.
Tra le iniziative volte a formare digital export manager vi segnalo un master organizzato da Aice in cui verranno approfonditi tutti gli aspetti di marketing, di business e di comunicazione che aziende b2c e aziende b2b possono valutare nelle proprie strategie di internazionalizzazione.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ad esso dedicato.