Obiettivi sempre più ambiziosi per “Programma il Futuro”, il progetto realizzato dal CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale Informatica) in accordo col MIUR (Ministero Istruzione, Università, Ricerca) per diffondere nelle scuole le basi scientifiche dell’informatica (il cosiddetto pensiero computazionale).
Al suo quinto anno di vita, il progetto ha finora coinvolto l’80% degli istituti scolasticisviluppando nell’ultimo anno i temi della cittadinanza digitale, per i quali, oltre alla formazione di base sull’informatica, è necessaria l’educazione all’uso consapevole delle tecnologie digitali. I risultati sono molto confortanti e sono stati richiamati nel corso dell’evento internazionale Hour of Code (L’ora del codice) che si svolge in 180 Paesi del Mondo, nel quale l’Italia è stato il Paese, a parte gli Usa, con il maggior numero d’iniziative dedicate all’informatica.
Per l’occasione Programma il Futuro presenta il consueto monitoraggio annuale, curato dal Centro Ricerche Themis, cui hanno partecipato quasi 4.000 insegnanti di ogni ordine di scuola, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado (con una larga rappresentanza della primaria), che evidenzia indicazioni molto interessanti.
Il 30% dei docenti interpellati, infatti, ritiene che gli studenti siano “abbastanza” in grado di riconoscere le azioni di bullismo, il 46% ritiene che lo siano “poco” e il 15% addirittura “per nulla”. Rimane quindi molto da fare in quest’area, ma non tanto quanto necessario per altri temi, per i quali emerge una situazione ancora più critica. Così avviene per la protezione dei dati personali ai quali quasi il 30% degli studenti non presta alcuna attenzione, mentre il 47% ne presta “poca”.
La situazione rispetto alle fake news, investigata solo con gli insegnanti della scuola secondaria, appare ancora più seria, poiché meno di due studenti su dieci sono “abbastanza” in grado di valutare l’attendibilità delle notizie online. Una valutazione certamente non facile nemmeno per gli adulti.
Nell’ottica di coniugare informatica e consapevolezza, protezione dei dati, lotta a cyber bullismo e fake news saranno le priorità del 2019 per Programma il Futuro, che proporrà nuovi strumenti per gli insegnanti.
Dal monitoraggio risulta inoltre un elevato livello di soddisfazione per le attività del progetto, che hanno riguardato anche il funzionamento dei computer e la consapevolezza digitale, con due guide che complessivamente hanno raggiunto 20.000 download in pochi mesi. Entrambe queste iniziative sono state giudicate “utili” o “molto utili” da più del 90% dei docenti che le hanno usate.
E da subito un nuovo alleato aiuterà “Programma il Futuro” ad affrontare le nuove sfide formative.
Eni, infatti, ha firmato l’accordo di partenariato per supportare il progetto come Mecenateed essere così in prima linea nelle iniziative di diffusione della cultura informatica in Italia.
Si affianca in questa attività agli altri partner che a vari livelli forniscono le risorse necessarie al progetto: Engineering (benefattore classico); SeeWeb (donatore classico); TIM (sostenitore).