Ricerca e innovazione. Per Corrado Passera il Governo ‘deve fare di più’

di Alessandra Talarico |

Il governo introdurrà altre misure a sostegno dell'innovazione man mano che avrà le risorse per farlo, ha assicurato Passera, ammettendo che in termini di innovazione ‘è chiaro che dovremmo fare di più’.

Italia


Corrado Passera

Crescita, innovazione, occupazione.

Queste le tre direttrici su cui si muove l’azione del Governo nei pochi mesi rimasti a diposizione prima delle nuove elezioni.

L’Agenda per la crescita, “è partita il giorno zero di questo governo” ed e un’agenda che “tocca la competitività delle imprese e la produttività del sistema senza prescindere dalla normativa europea”, ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, negando quindi il Governo abbia messo in secondo piano la crescita rispetto alla messa in sicurezza del bilancio pubblico.

 

Una strada, quella intrapresa, che tuttavia appare tutta in salita: “In termini di innovazione – ha affermato il ministro intervenendo all’assemblea di Federchimica – è chiaro che dovremmo fare di più”.

Un passo avanti in questo senso può essere considerato il credito di imposta per le assunzioni ‘qualificate’, “una piccola ma grande componente che può portare a migliaia di assunzioni di giovani laureati specializzati”, ma manca ancora un pezzo importante, rappresentato dal “credito di imposta per le imprese che investono in ricerca e innovazione” che – pur essendo una priorità per l’esecutivo – potrà essere messo in atto solo quando ci saranno le risorse, per non mettere a rischio “la credibilità finanziaria del paese e gli equilibri di bilancio”.

 

Quindi, ha aggiunto il ministro Passera, “…man mano che ci saranno le risorse le priorità saranno la ricerca e l’innovazione per le imprese”.

 

In cima all’agenda del Governo anche la crescita e la creazione di posti di lavoro. Ma il tempo stringe e i margini di manovra non sono così ampi. L’esecutivo ha a disposizione “un periodo di tempo più breve dell’anno”.

“Sono soltanto sei mesi che stiamo qui, anche se sembra molto di più”, ha sottolineato il titolare dello Sviluppo economico, che ha tuttavia negato l’esistenza di una fase uno e una fase due.

L’insieme dell’azione del governo è stata tesa nel suo complesso a risanare le finanze e alla crescita economica e potrebbe essere riassunta con lo slogan ‘semplificare per competere’.

Per i prossimi mesi, ha aggiunto rivolgendosi agli imprenditori – che sono quelli che ‘fanno la crescita’ – “diamoci degli obiettivi molto specifici, troviamo insieme quelle cose che possano concretamente migliorare la vita delle imprese. Usiamo il ministero che ho l’onore di guidare per farlo diventare il portatore della voce della semplificazione”.

 

La promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo; il rafforzamento della struttura produttiva, in particolare del Mezzogiorno, il riutilizzo di impianti produttivi e il rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa di rilevanza nazionale tramite la sottoscrizione di accordi di programma sono i tre filoni su cui è improntato il ‘Fondo per la crescita sostenibile’ con cui il Governo intende riordinare il sistema degli incentivi alle imprese.

 

Il Fondo, si legge nella bozza del Decreto Sviluppo, è destinato “al finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività” (Leggi articolo Key4biz).

 

Riguardo al rapporto con Bruxelles, Passera ha assicurato che l’Europa è convinta che il nostro Paese possa farcela a superare la crisi.

“Si sta lavorando seriamente – ha aggiunto – per creare gli strumenti di crescita”. Un impegno dimostrato dal vertice di venerdì a Roma, dove i primi ministri di Italia, Germania, Francia e Spagna, secondo Passera, “hanno lavorato bene”.

 

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