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La News Corp conferma che starebbe valutando uno spin-off delle sue attività. Una possibilità piaciuta al mercato che ieri sulla Borsa di Sydney premiava il titolo, in crescita del 3,27% a 21,47 dollari australiani (17,27 euro), rispetto ai valori di chiusura di martedì.
Bene anche l’andamento della vigilia (+2%), sulla scia di quelle che fino a quel momento erano solo indiscrezioni riportate dalla stampa americana.
Ieri sera a New York, la holding del magnate australiano Rupert Murdoch ha ammesso che “starebbe riflettendo sull’opportunità di una ristrutturazione per separare le attività in due aziende distinte, quotate separatamente”.
Sempre ieri, il Wall Street Journal e il New York Times, citando fonti vicine al dossier affermavano che questa operazione avrebbe comportato la divisione delle attività di cinema e Tv – che comprende i canali Fox, gli studios 20th Century Fox e le due pay-Tv Sky Italia e BSkyB – da quelle riguardanti l’editoria, in particolare l’agenzia di informazioni finanziarie Dow Jones, i giornali tra cui il Wall Street Journal e il londinese Times, e la casa editrice Harper Collins.
Non è la prima volta che circolano rumors sull’ipotesi di spin-off (Leggi Articolo Key4biz).
Lo scorso marzo, il Chief Operating Officer Chase Carey, aveva ventilato una simile possibilità.
C’è sicuramente la consapevolezza, aveva detto Carey, che il valore del titolo della News Corp sarebbe maggiore se non possedesse i giornali.
La compagnia trae, infatti, il 70% dei propri utili operativi dall’asset Cinema e Tv che lo scorso anno ha generato un giro di affari di 23,5 miliardi di dollari, contro i quasi nove miliardi (8,8) della carta stampata.
Per il Carey, contribuire agli utili operativi annui per meno di un quinto, significa perdere redditività anno dopo anno.
Secondo l’agenzia Dow Jones Newswires, il Cda della Nerws Corp dovrebbe riunirsi oggi per decidere a riguardo. La decisione sarà annunciata domani.