Il New York Times rompe la Grande Muraglia: edizione online gratuita interamente in cinese. Come reagirà il Governo di Pechino?

di Raffaella Natale |

Obiettivo del giornale è penetrare un ricco mercato ancora incontaminato dai media internazionali e investire maggiormente su internet. Operazione sostenuta dai grandi brand della moda.

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Il New York Times in cinese

Versione anche in cinese del sito del New York Times. Il celebre quotidiano americano ha annunciato che all’indirizzo cn.nytimes.com saranno adesso disponibili una serie di articoli scritti da un’apposita redazione, composta da una trentina di persone, ma anche la traduzione di alcuni articoli tratti dalla versione americana del sito. Sei in tutto i corrispondenti cinesi da Hong Kong e Pechino. Il server del sito è stato posto fuori dai confini territoriali della Cina.

Il progetto è sostenuto finanziariamente anche da grossi brand della moda, come Salvatore Ferragamo, Cartier, Prada e Louis Vuitton.

 

Questo progetto conferma la volontà del giornale americano di penetrare un mercato promettente ancora ampiamente ignorato dai grandi media internazionali.

Ma evidenzia anche il proposito del New York Times di accelerare il proprio sviluppo sul web, come pure testimonia la recente assunzione di personalità legate al mondo di internet e non della stampa tradizionale.

 

Un portavoce del giornale, Eileen Murphy, ha smentito all’Afp le indiscrezioni che parlavano di un accordo tra il grande giornale americano e il governo di Pechino sui contenuti del sito.

“I contenuti del sito saranno scelti dal New York Times”, ha commentato, aggiungendo “Siamo consapevoli del fatto che alcuni lettori cinesi non possono accedere ad alcuni articoli pubblicati online e sappiamo anche che dovremo confrontarci con questo problema”.

 

Sul blog del giornale, il capo dei servizi stranieri, Joseph Kahn, ha assicurato che “il sito non è stato creato per compiacere le esigenze della Cina” e che il quotidiano “non agirà come un media cinese”.

“La Cina ha costruito una muraglia digitale molto resistente. Noi non possiamo farci nulla. Speriamo solo che le autorità cinesi accoglieranno di buon grado ciò che stiamo facendo”.

A differenza della versione inglese, quella cinese del New York Times sarà completamente gratuita e si finanzierà solo con la pubblicità.

 

Domani 29 giugno Key4biz non verrà aggiornato. Le pubblicazioni del nostro quotidiano riprenderanno la mattina del 2 luglio.

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