REPORT
Di Paul Budde Communication
Pubblicato: giugno 2012
Pagine: 146
Prezzo: 775,00
La necessità di banda larga, dovuta all’incremento esponenziale del traffico dati (soprattutto video), impone una crescita veloce delle infrastrutture, tra cui quelle di rete fissa ed in particolare di fibra ottica. Secondo il nuovo Rapporto di Budde Comm, “Global broadband – The fibre future looks bright“, il broadband fiber-based sarà una delle tecnologie di rete più utilizzate al mondo nei prossimi anni.
Tra i progetti per la diffusione della fibra a livello nazionale c’è l’Agenda Digitale europea, il piano in fibra australiano, quello della Nuova Zelanda, quelli per l’NGN in Giappone, Singapore, Corea del Sud e Svezia. Entro la fine del 2012, evidenzia lo studio, le case raggiunte dalla banda larga saranno nel mondo 2,3 miliardi, di cui il 35% sarà broadband di rete fissa.
L’impatto delle reti di nuova generazione e del digitale sull’economica, la cultura, la comunicazione e i servizi sociali sarà enorme, con il lancio e lo sviluppo di nuovi servizi tra cui: l’eHealth, l’eGovernment, l’eLerning, l’eBusiness, l’eCommerce, l’ePayment, l’eEducation e molto altro ancora.
Tra le best practice mostrate dal Rapporto ci sono China Telecom, China Unicom, NTT, Comcast (cable), AT&T (DSL), Deutsche Telekom, Time Warner (cable), Orange (France Telecom), Telecom Italia, Verizon (DSL), Prodigy, BT, tutte multinazionali delle telecomunicazioni presenti in diversi mercati: Nord America, Europa, Medio Oriente, Africa, America Latina, Asia, Pacifico, Sud America.
Focus del documento di Budde Comm è la rilevanza del broadband nei diversi settori economici ed industriali a partire dal livello e la qualità delle infrastrutture, dagli standard tecnologici offerti sul mercati e dal grado di maturità dei mercati, in un contesto globale di forte crescita ed innovazione.