Europa
Negli ultimi 20 anni, la rapida crescita di internet e dei servizi legati alla rete ha trasformato radicalmente il panorama economico dell’industria mobile europea, sradicando equilibri che sembravano ormai consolidati. Per fare il punto sulle evoluzioni degli ultimi due decenni e analizzare le sfide di quelli a venire, il Financial Times ed ETNO hanno organizzato il Summit ’20 years ago, 20 years ahead: Telecoms – A Smart Europe in a Smart World’, che si terrà a Bruxelles il prossimo 2 ottobre, in concomitanza col 20esimo anniversario della nascita di ETNO – l’associazione che riunisce gli operatori storici delle tlc europee.
Il Summit sarà occasione per approfondire le tematiche legate agli investimenti nelle nuove reti e alla necessità di valutare nuovi business model basati su accordi commerciali tra gli attori del mercato, così da sostenere la costante crescita del traffico sulle reti tlc.
L’evento, che sarà aperto dal Commissario Ue per l’Agenda digitale Neelie Kroes, riunirà operatori di settore, fornitori di infrastrutture e di contenuti per discutere del futuro del settore e delle politiche necessarie ad accelerarne la crescita. Al centro del dibattito: la sostenibilità dell’attuale ecosistema internet; la validità delle attuali policy ICT in uno scenario in rapido e costante mutamento; l’opportunità di incentivi agli investimenti nelle nuove reti per sfruttare a pieno i vantaggi della digital economy soprattutto nell’attuale fase di crisi economica.
Gli ospiti discuteranno quindi di quali siano le principali aree in cui le telco possono agire da fattori abilitanti del cambiamento sociale e delle principali innovazioni in queste aree, nonché delle misure atte a incoraggiare l’adozione di soluzioni ICT da parte del pubblico e del privato e di come stimolare gli investimenti nelle reti high-speed per diffondere soluzioni intelligenti e innovative.
Al Summit prenderanno parte, tra gli altri, César Alierta (Telefònica), Franco Bernabè (Telecom Italia), Eelco Blok (KPN), Hakam Kanafani (Türk Telekom), René Obermann (Deutsche Telekom) e Stéphane Richard (Orange).