Rai: l’Assemblea degli azionisti nomina Cda. Ai nuovi consiglieri azienda che rischia debito per 400 mln di euro

di Raffaella Natale |

Roberto Rao (Udc): ‘Azienda sull’orlo di un collasso economico’.

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L’Assemblea degli azionisti della Rai ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Tv pubblica. Ne fanno parte, informa una nota, Gherardo Colombo, Rodolfo De Laurentiis, Antonio Pilati, Guglielmo Rositani, Benedetta Tobagi, Maria Luisa Todini Antonio Verro, eletti dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza, Marco Pinto e Anna Maria Tarantola designati, come prevede la legge, dall’azionista di maggioranza, vale a dire il Ministero dell’Economia.

Lo stesso dicastero ha indicato la Tarantola, attuale vicedirettore della Banca d’Italia, per la nomina a presidente dell’azienda che, però, nell’arco di pochi giorni, dovrà essere sottoposta al parere vincolante della Vigilanza stessa (occorre la maggioranza dei due terzi dei sì). A questo punto il nuovo Cda designerà alla direzione generale Luigi Gubitosi, comunque già candidato dal premier Mario Monti, che formalmente dovrà avere il parere positivo proprio del ministero dell’Economia.

 

Intanto Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del Pd e componente della Vigilanza, ha chiesto al presidente Sergio Zavoli di audire, prima del voto di ratifica, la Tarantola. “Prassi, questa delle audizioni preventive, che è ormai sempre più seguita anche nelle Commissioni permanenti di Camera e Senato“, ha detto Beltrandi.

“Evidentemente – ha concluso – in caso di ennesima risposta negativa, difficilmente potrò esprimere un voto favorevole nei confronti di una nomina di una personalità pur così autorevole”.

 

Al nuovo Cda il compito di risollevare le sorti di una Tv, “sull’orlo del collasso economico“, come ha commentato Roberto Rao (Udc), componente della Commissione di Vigilanza, in un’intervista rilasciata a Il Mattino.

Se continua così – continua Rao – l’azienda rischia di avere un debito di 400 milioni di euro”.

Sull’eventuale privatizzazione, chiesta da più parti, Rao è del parere che sarebbe molto difficile collocare sul mercato “un’azienda in crisi, decotta. Né si può rischiare lo spacchettamento, lasciando la bad company al settore pubblico e vendendo ai privati il resto. Prima di tutto è necessario tagliare, ottimizzare, riorganizzare”.

 

Dichiarazioni, quelle di Rao, che stanno animando un vivace dibattito su Twitter, al quale ha prontamente partecipato il giornalista, Giancarlo Leone, per il quale non si può parlare di azienda decotta: “@robertorao Riorganizzare Rai è necessario. Considerarla decotta non è necessario nè vero”.

E sempre a Rao replica: “Siete sempre troppo superficiali nell’analisi. Ci sono criticità ed eccellenze. Dunque di precotto c’è poco. Semmai di congelato”.

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