Mentre il Bitcoin e il resto delle criptovalute hanno attratto l’attenzione dei media nel 2018, c’è una miriade di applicazioni Fintech rimaste lontane dai riflettori, ma che stanno trasformando il settore dei servizi finanziari e continueranno a farlo. Ecco 7 possibilità individuate dalla piattaforma G2 Crowd che offre recensioni sui prodotti aziendale, per affermare definitivamente i servizi finanziari grazie alle più avanzate tecnologie. Articolo tratto dall’eBook gratuito di key4biz ’Tech Trend 2019‘.
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Fintech e blockchain
Il mobile banking continuerà a crescere rapidamente soprattutto nelle aree tecnologicamente avanzate, ma non solo. L’Africa sub-sahariana, è una delle zone con il maggior potenziale di utilizzo di denaro mobile, il 21% dei residenti nel 2017 aveva un account per gestire il denaro da mobile, il doppio rispetto al 2014. Come mai? L’America Latina e l’Africa sub-sahariana hanno visto un’adozione diffusa dei pagamenti mobili a causa dell’esclusione finanziaria. L’esclusione finanziaria si riferisce a situazioni in cui i servizi finanziari banche ecc. non sono disponibili. Ciò si verifica spesso in aree economicamente svantaggiate o in aree che le tradizionali istituzioni di servizi finanziari non ritengono valga la pena investire.
I pagamenti mobili consentono loro di ottenere un certo grado di inclusione finanziaria. Il mobile banking può essere molto più accessibile rispetto alle banche tradizionali e l’uso di smartphone sta guidando tale accesso. Chiunque abbia uno smartphone e una connessione a Internet può diventare una parte del sistema finanziario senza la necessità di aprire un conto bancario tradizionale.
Inoltre, la blockchain si legherà al Fintech e diventerà parte integrante del settore del mobile banking. La tecnologia Blockchain fornirà una registrazione immutabile di dati personali per le persone che cercano di utilizzare soluzioni di pagamento mobile, dando all’industria un ulteriore livello di sicurezza. La sicurezza inerente a queste soluzioni blockchain contrasterà le frodi e migliorerà la possibilità per le persone di diventare parte del sistema finanziario.
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Il 5G
Un altro fattore determinante per l’adozione dei pagamenti mobili è lo sviluppo e l’implementazione della tecnologia 5G. Perché il mobile banking diventi onnipresente, lo sviluppo della tecnologia 5G è fondamentale. La tecnologia 5G riduce i tempi di latenza e di transazione, il che è fondamentale per garantire che la rete possa gestire la quantità di transazioni su larga scala.
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Banche e app Fintech: connubio sempre più forte
Secondo le previsioni di G2 Crowd, il 65% per cento delle grandi banche sarà attivamente impegnato a sostenere lo sviluppo di applicazioni fintech attraverso l’open banking. Questo sarà anche possibile dalla direttiva sui servizi di pagamento 2.0 (PSD2)
Per stare al passo e per non perdere clienti, le banche sono già attivamente impegnate a sviluppare applicazioni fintech dando più accesso ai propri dati rispetto a quanto esplicitamente dichiarato nella direttiva PSD2. Promuovendo attivamente l’open banking e attivando partnership fintech con le aziende che utilizzano i dati in loro possesso, le banche saranno in grado di migliorare i loro prodotti esistenti senza perdere clienti. Un primo esempio di partnership di successo è quello di CurrencyCloud e Monese , una banca con sede nel Regno Unito esclusivamente per dispositivi mobili.
I clienti di Monese avevano la necessità di effettuare transazioni internazionali, ma erano impossibilitati da ostacoli normativi. La collaborazione con la fintech CurrencyCloud, che ha dato alla banca l’accesso alle loro API, ha permesso di superare il problema. Ecco questi tipi di partnership caratterizzeranno il 2019 e gli anni successivi.
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Amazon, Facebook, Google e Co. Le nuove banche?
Nel 2019 molti clienti degli istituti bancari potrebbero scegliere agli Ott di fare da banca. La direttiva europea direttiva sui servizi di pagamento aumenta la concorrenza all’interno dell’industria europea dei pagamenti sollecitando, appunto, l’ingresso nel settore anche agli Over the Top, pronti a fare anche da banca grazie alla Psd2, in vigore dal 13 gennaio 2018. Amazon, Facebook e Google hanno già ottenuto le licenze eMoney. Ma bisognerà attendere indicativamente settembre 2019 per vedere in Europa un Ott fare da banca, perché si sta lavorando all’infrastruttura tecnologica e della sicurezza e a un registro elettronico delle Fintech gestito dall’Eba, l’authority bancaria europea. In attesa di questo cambiamento la società di consulenza AtKearney ha testato il polso ai consumatori dei principali Paesi europei. Ecco i risultati del sondaggio: il 50% dei consumatori in Italia metterebbe a disposizione i propri dati con altre società in cambio di benefit.
Una propensione più alta rispetto alla media dei cittadini europei, la cui apertura alla condivisione è al 32%. Dunque, secondo questi dati, la metà degli italiani intervistati sarebbe pronta a trasferire conto corrente e dati finanziari a Google, Apple, Facebook, Amazon o altre società di fintech in cambio di sconti sui servizi e migliori prodotti digitali, per esempio app che consentono in modo veloce e sicuro pagamenti digitali e mobili con lo smartphone. Dal sondaggio emerge inoltre che il 35% dei consumatori in Italia ha dichiarato che potrebbe valutare il cambio della propria banca entro 24 mesi, attratto da buone condizioni di prezzo o da servizi più vicini alle proprie esigenze. Media che nel resto d’Europa si ferma al 22%. Staremo a vedere con l’avvento delle nuove banche in Europa.
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Contratti intelligenti e l’industria immobiliare
Secondo le previsioni di G2 Crowd, il 20% delle transazioni immobiliari saranno effettuate utilizzando contratti intelligenti entro il 2020.
Il settore immobiliare è fortemente congeniale agli smart contract. I contratti intelligenti sono “programmi” informatici che semplificano e agevolano l’esecuzione di un contratto tra le parti. Questi sono in grado di eseguire in maniera imparziale e automatica le clausole riportate sul contratto aumentandone così la sicurezza e riducendo i costi nella negoziazione dei contratti. Le attuali implementazioni sono basate sui sistemi di blockchain. I contratti intelligenti eliminano la necessità di intermediari, di cui è ricco il settore immobiliare e rallentano ogni transazione. Transazione che avverrà in modo digitale, mobile e sempre più con app Fintech.
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Più tracciabilità e trasparenza nel settore immobiliare con fintech e blockchain
Secondo G2 Crowd, il 10% dei progetti immobiliari commerciali sperimenteranno la tokenizzazione della blockchain entro il 2020.
Il software e le applicazioni blockchain dimostreranno le loro potenzialità nel settore dei servizi finanziari, e il settore immobiliare è il settore in cui avranno il maggiore impatto. La Blockchain pian piano lo renderà più trasparente. Qualsiasi scambio che coinvolga questi token e tutte le transazioni rilevanti per il progetto, finiranno per essere ospitati sulla blockchain. Ciò creerà una registrazione verificabile e immutabile delle transazioni, introducendo trasparenza nel settore e aumentando la facilità con cui individui e aziende possono investire e disinvestire da questi progetti. I progetti di tokenizzazione facilitano anche la ridistribuzione delle attività in caso di fallimento.
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La conformità alle norme
Per G2 Crowd, il 2019 sarà la volta di un maggiore impegno delle Fintech ad essere conforme alle norme del settore finanziario, perché l’adeguamento alle norme è il principale ingresso delle applicazioni del settore nel mercato dei servizi finanziari. Ha certo un costo mettere su un team legale dedicato, ma gli investimenti in RegTech nel 2019 saranno la strada giusta per accelerare lo sviluppo delle Fintech.