Infrastrutture critiche: Barack Obama spinge sul Congresso per approvare legge contro il cyber terrorismo

di Alessandra Talarico |

Il Cyber Security Act 2012 è in fase di approvazione ma si è scontrato contro le proteste dei difensori della privacy. Per questo nelle ultime ore è stato un po’ annacquato.

Stati Uniti


Barack Obama

“E’ il momento di rafforzare le nostre difese contro la crescente minaccia del cyber terrorismo”. E’ quanto ha affermato Barack Obama in un intervento sul Wall Street Journal in cui il presidente americano mette in guardia contro i pericoli legati a un eventuale attacco alle infrastrutture critiche nazionali e chiede al Congresso di accelerare l’approvazione di una legge ad hoc che sta incontrando parecchi ostacoli sul suo cammino.

 

Evocando incidenti catastrofici – treni deragliati con tanto di esplosioni chimiche e nubi tossiche, acque contaminate, aziende sotto scacco dei criminali informatici – per fortuna frutto di una simulazione effettuata nei mesi scorsi per testare la capacità di risposta delle agenzie governative, Obama ha sottolineato che tuttavia un simile scenario potrebbe essere quanto mai reale: “la minaccia di cyber attacchi contro il nostro paese è una delle principali minacce alla sicurezza nazionale ed economica che dovremo affrontare“, ha scritto nel suo lungo editoriale.

 

Finora, ha aggiunto, nessuno è riuscito a danneggiare seriamente o distruggere le nostre infrastrutture critiche, ma “alcuni governi stranieri, organizzazioni criminali e individui isolati testano i nostri sistemi di sicurezza pubblica, finanziari ed energetici ogni giorno”.

 

Obama ha quindi menzionato un incidente occorso lo scorso anno a un impianto idrico texano che ha dovuto scollegare da internet il proprio sistema di sicurezza dopo che qualcuno aveva postato in rete immagini del sistema di controllo interno. La stessa cosa è successa a un gasdotto.

 

“I sistemi informatici in settori cruciali della nostra economia – da quello chimico a quello nucleare – sono presi di mira continuamente”, ha aggiunto, sottolineando che “in un futuro, un avversario che non sarà in grado di batterci sul piano militare potrebbe cercare di sfruttare le nostre vulnerabilità informatiche”.

 

“La messa fuori uso dei sistemi bancari vitali potrebbe sfociare in una crisi finanziaria. La mancanza di acqua potabile potrebbe creare un’emergenza sanitaria e come abbiamo potuto vedere lo scorso anno, la mancanza di elettricità potrebbe paralizzare aziende, città e regioni intere”.

 

Per questo, Obama ha chiesto al congresso di adottare al più presto il Cyber Security Act 2012, una legge per contrastare queste minacce: “Sarebbe da irresponsabili lasciare una porta digitale aperta ai nostri avversari virtuali”.

 

Approvata ad aprile dalla Camera, a maggioranza repubblicana, la legge permetterebbe al governo di ottenere dalle società internet informazioni su eventuali attività di hacking, ma ha già suscitato forti dubbi, perchè secondo i critici permetterebbe alla NSA, che già si occupa del monitoraggio delle reti governative e controlla quindi gran parte del traffico telefonico, di raccogliere informazioni anche sulle comunicazioni via posta elettronica.

Al Senato, a maggioranza democratica, la legge non è passata e per evitare nuove empasse, un gruppo di senatori guidati da Joseph Lieberman, hanno introdotto una versione modificata del testo che tutela maggiormente la privacy ed elimina alcuni punti contestati dalle associazioni a difesa dei diritti civili.

 

Il compromesso è stato necessario affinché la misura ottenga almeno 60 voti al Senato. Lieberman ha riconosciuto che il provvedimento è stato po’ annacquato, ma riuscirà  ugualmente a rafforzare  “la sicurezza delle infrastrutture critiche e con essa la nostra sicurezza nazionale ed economica”.

 

“Questo disegno di legge di compromesso crea un partenariato pubblico-privato che fisserà le norme per la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche americane e offre come ricompensa una certa immunità dalle responsabilità per coloro che rispettano tali norme”, ha spiegato ancora Lieberman.

Anche il generale Keith Alexander, numero uno della National Security Agency dell’Agenzia nei giorni scorsi ha difeso la legge, sottolineando l’importanza di predisporre ora una legge ad hoc, senza aspettare lo scoppio di una crisi, che potrebbe causare reazioni sproporzionate.

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