Le società dell’energia nel nostro Paese hanno fatturato complessivamente 267,4 miliardi durante l’anno passato. Un buon dato, visto il periodo critico tra il 2014 ed il 2016, con una crescita del 10,6% su base annua. Segnale di un inizio di trend positivo per il futuro? Difficile a dirlo secondo il Centro Studi CoMar, visto che già quest’anno si è già registrato un rallentamento economico che potrebbe riflettersi un po’ su tutto il settore.
Esaminando i dati dalla terza edizione dell’analisi dei bilanci delle Società dell’energia in Italia, realizzato dal Centro Studi, considerando le società che producono, distribuiscono, vendono elettricità, gas, petroli e carburanti, nel 2017 è stato registrato anche un aumento margine operativo netto del 22,4%, a 22,9 miliardi di euro.
Andamenti del fatturato e del margine operativo netto (Mon) che non sono stati però lineari, con una ricaduta negativa sul rapporto tra margine operativo netto e fatturato, che è risalito, passando dal 7,7% del 2016 all’8,6% del 2017; un dato uguale a quanto già registrato nel 2014.
Gli addetti impiegati dalle società dell’energia in Italia, invece, sono rimasti stabili, dai 176.296 del 2016 ai 176.007 di fine 2017 (-0,2%); comunque in forte aumento, di circa 6.000 unità (+3,25%), rispetto ai 170.463 del 2014, nonostante le difficoltà congiunturali.
Per quanto riguarda le classifiche delle singole aziende esaminate nello studio CoMar, sempre con riferimento ai bilanci 2017: nei primi dieci posti per fatturato, vi sono 7 Società Italiane; le maggiori società dell’energia in Italia di nazionalità estera sono Edison, Esso Italiana, Kuwait Petroleum Italia, Tamoil; le Società con il migliore rapporto Mon/fatturato sono Snam, Terna, 2I Reti Gas.