L'azione

Pirateria audiovisiva, BBC e Sky chiedono l’intervento dell’UE per fermare l’emittente saudita BeoutQ

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Non sono sole, perché altre azioni legali contro la piattaforma pirata in Arabia Saudita sono partite e partiranno dalla UEFA, dalla FIFA, dalla FIA per la Formula Uno, dalla nostra Seria A, dalla Liga, dalla Premier League e altre organizzazioni internazionali ed europee.

È stato necessario tirare in causa la Commissione europea sul tema pirateria audiovisiva dopo che la piattaforma televisiva saudita BeoutQ per l’ennesima volta ha programmato numerosi contenuti protetti da copyright senza nessuna autorizzazione.

Una violazione palese del diritto d’autore reclamata dalla BBC e da Sky.

Per questo motivo è stata inviata una lettera ufficiale a Cecilia Malmström, Commissario europeo per il commercio nella commissione Juncker, in cui l’emittente pubblica britannica e la piattaforma satellitare chiedono un intervento deciso delle istituzioni europee con un’azione diretta a sollecitare un intervento chiarificatore da parte del Governo dell’Arabia Saudita.

BBC e Sky non sono sole, perché in tutta Europa numerose emittenti televisive e online hanno condannato le ripetute violazioni dei diritti connessi alla proprietà intellettuale commesse da BeoutQ, soprattutto per gli eventi sportivi, con danni economici enormi per gli abbonamenti premium alle partite di calcio, ad esempio della Serie A italiana, della Bundesliga tedesca e della Liga spagnola.

La scorsa estate fece scalpore il fatto che tutte le partite del mondiale di calcio in Russia siano state piratate dal canale saudita senza la possibilità di fermare la violazione palese del copyright.

La Premier League britannica ha già annunciato un’azione legale contro la piattaforma pirata saudita, a cui si sono affiancate anche la UEFA, la FIFA, le federazioni di diverse discipline come il tennis, la pallavolo, la stessa Formula Uno con la FIA.

Nel vicino Qatar, BeIN Media Group ha denunciato danni economici per 1 miliardo di dollari a causa dei numerosi contenuti sportivi a pagamento piratati dalla saudita BeoutQ.

Una situazione di illegalità conclamata, questa determinata dalla piattaforma saudita, che secondo il presidente della Vanderbilt University, Daniel Gervais, rappresenta di fatto una nuova diffusa minaccia al mercato internazionale dei contenuti audivisivi premium e all’intera media industry.

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