Apple Vs Samsung: la lista dei modelli che potrebbero essere ‘banditi’ dagli Usa

di Alessandra Talarico |

Secondo alcuni analisti, a Samsung converrebbe comunque più togliere dal mercato gli 8 dispositivi incriminati che pagare la licenza a Apple per i brevetti violati.

Stati Uniti


Apple

Sono 8 (su una black list di 28 dispositivi) gli smartphone Samsung per i quali Apple chiede il divieto di vendita negli Usa, dopo la sentenza in suo favore ottenuta venerdì dalla corte californiana di San Jose. Si tratta nello specifico dei modelli Galaxy S 4G, S2 AT&T, S2 Skyrocket, S2 T-Mobile, S2 Epic 4G, S Showcase, Droid Charge e Galaxy Prevail.

La lista è stata presentata ieri in tribunale e non include al momento l’ultimo Galaxy, l’S3, lanciato tre mesi fa e di cui sono stati già venduti oltre 10 milioni di esemplari.

 

Va avanti spedita, dunque, Apple dopo che il tribunale di San Jose ha stabilito che Samsung ha violato – anche consapevolmente – i suoi brevetti e ha condannato la società coreana al pagamento di 1,05 miliardi di dollari di danni, contro i 2,75 chiesti da Cupertino.

 

Le richieste d’interdizione verranno esaminate dal giudice Lucy Koh il prossimo 20 settembre: la Corte potrebbe anche decidere di infliggere nuove sanzioni alla società coreana, fino a un montante tre volte superiore di quello stabilito venerdì.

 

Samsung, dal canto suo, ha chiesto l’annullamento del divieto di vendita del Galaxy Tab 10.1, in vigore dallo scorso 26 giugno, dopo che la Corte ha stabilito che il dispositivo non viola il brevetto relativo al design (pur violandone tre nella categoria ‘utility patents’, relativi alle interfacce utenti) e avrebbe già preso accordi con gli operatori per rimuovere o modificare alcuni elementi del software così da tenere i dispositivi in vendita anche in caso la Corte accogliesse le richieste di Apple, come probabilmente avverrà se il gruppo californiano riuscirà a dimostrare di aver subito danni irreparabili dal ‘plagio’ di Samsung.

 

Secondo l’analista Mark Newman di Sanford C. Bernstein, l’effetto di un’altra vittoria di Apple in questo senso sarebbe comunque trascurabile, perchè i dispositivi interessati genererebbero meno dell’1,4% dei ricavi l’anno prossimo. Stando ai documenti presentati alla Corte da Samsung, il modello Prevail – che è stato top seller tra gli 8 nella lista ‘nera’ di Apple nel periodo compreso tra metà 2010 e metà 2012 – ha generato ricavi per 378 milioni di dollari.

In sostanza, quindi, perdere gli introiti legati alle vendite di questi modelli sarebbe meno oneroso che dover pagare la licenza di 30 dollari a dispositivo venduto chiesta da Apple.

“Se questo costo fosse applicato a livello globale, sarebbe una vera batosta per Samsung”, ha affermato Newman, secondo cui una licenza di 5 dollari a dispositivo costerebbe alla società coreana 1,2 miliardi di dollari l’anno.

 

Ieri, intanto, le azioni di Apple hanno toccato nuovi record sulla scia della sentenza californiana: il titolo della società – che recentemente ha superato la capitalizzazione della rivale ‘storica’ Microsoft, che deteneva la leadership dal 1999 – ha toccato quota 680 dollari, trainato anche dai rumors sul prossimo lancio dell’iPad mini.

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