Nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Milleproroghe per il 2018 e con esso è passata definitivamente la misura del Bonus Cultura applicata ai nati nel 2000. I 500 euro destinati a chi ha compiuto o compie 18 anni nel 2018 saranno infatti erogati per l’acquisto di libri, biglietti per il cinema, il teatro, i musei, le aree archeologiche e naturali protette, le mostre.
Il problema è che, nonostante l’ok del Governo, la procedura di registrazione per i ragazzi nati nel 2000 alla piattaforma www.18app.italia.it non è ancora attiva e soprattutto non ci sono indicazioni ufficiali sui tempi di erogazione.
Viene da chiedersi, possibile che nel 2018, con il potenziale digitale a disposizione e la connettività diffusa dell’era ‘real time’, ancora non si riesca a condividere puntualmente un’agenda con il cittadino?
La cultura digitale è elemento fondativo di ogni trasformazione.
Non possiamo immaginare una trasformazione digitale della nostra amministrazione pubblica quando poi mancano competenze e capacità.
Ogni anno si rimane in un limbo dove regna l’assenza delle informazioni. Possibile che a livello ministeriale e direttivo non si riesca a rispettare puntualmente una data per l’avvio delle registrazioni e delle erogazioni?
Cosa rende inattuabile questo semplice procedimento amministrativo? Chi o cosa lo impedisce?
L’unica informazione utile è per i nati nel 1999, che avranno tempo fino al 31 dicembre 2018 per spendere il proprio bonus da 500 euro.
Si ricorda che per registrarsi a 18App.italia.it è necessario utilizzare la proprie credenziali digitali (identità digitale), richiedibili attraverso lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, con cui è possibile accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone.
Il Bonus sembra ormai sulla buona strada per diventare una misura strutturale. E’ quanto affermato più volte dal Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, che, seppur in disaccordo nella modalità passata di erogazione e gestione dei soldi, ne ha sempre riconosciuto l’alto valore culturale e formativo.
Ovviamente, con l’arrivo del nuovo Ministro, la misura sarà modificata e lo vedremo presto, “dal 2019 si cambia”, aveva annunciato a luglio Bonisoli.
“Rimarrà uno strumento tipo app con soldi che vengono erogati dal Governo. Ma interverremo sulle cifre, chiariremo quali beni possono essere acquistati e quali no, privilegeremo le fasce economicamente più deboli”, ha precisato il Ministro, che ha anche espresso la volontà futura di “estendere l’aiuto oltre la fascia dei diciotto anni”, andando a coinvolgere soprattutto i giovani più disagiati, quelli a serio rischio marginalizzazione, abbandono ed esclusione.
In attesa che siano pubblicate novità e arrivino aggiornamenti dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali (Mibac) ,il consiglio per tutti i giovani neo diciottenni nel 2018 è controllare costantemente il sito web 18App e i suoi canali social.
Nel frattempo, a seguito del Milleproroghe, sappiamo che la misura, oltre che per i nati nel 2000, sarà con molta probabilità estesa anche ai nati nel 2001, coloro cioè che compiranno 18 anni nel 2019.
Cosa si può fare con il Bonus cultura?
Come ribadito di recente dal Mibac, i 500 euro del Bonus si potranno spendere per diverse attività culturali e formative, tra cui: assistere a rappresentazioni teatrali e cinematografiche; acquisto di libri, ebook e audiolibri; ingresso a musei mostre ed eventi culturali; visite a monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali; assistere a concerti ed altri spettacoli dal vivo, acquistare musica registrata (CD, DVD, Vinili e download digitali), frequentare corsi di musica, teatro e lingua straniera.