GAMING: pubblicità giochi, regole più stringenti in Italia da gennaio 2013

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VINTI

Dopo una lunga riunione del Consiglio dei Ministri è stato deciso, la scorsa settimana, il pacchetto di misure contenuto nel decreto legge sulla Sanità presentato dal ministro Renato Balduzzi e che porta il suo nome. Un insieme di articoli, ben sedici, relativi agli stili di vita degli italiani e composto da 16 articoli.

 

Uno di questi è dedicato al gaming, sia offline che online, soprattutto per ciò che riguarda le pubblicità sui media di giochi finalizzati alle vincite in denaro, con particolare attenzione alle tutele dei minori e alla dipendenza da gioco.

 

Non solo sale giochi, quindi, ma anche il gaming online, con nuove soluzioni tecniche per impedire l’accesso ai servizi e ai contenuti ai minori di 18 anni. Le disposizioni finali del decreto Balduzzi, ha anticipato Agipronews in una nota, entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2013 e confermano la stretta del Governo sulla pubblicità del gioco, la tutela dei minori e dei soggetti deboli. Come nell’ultima bozza circolata, si legge nel comunicato, non sono specificate le distanze minime per le slot machine dai luoghi sensibili (chiese, scuole e ospedali), mentre sono confermate le restrizioni sui messaggi pubblicitari e l’inserimento della ludopatia nei Livelli essenziali di assistenza.

 

Il comma 4 dell’articolo 7 del decreto vieta la diffusione di messaggi pubblicitari “rivolti a incitare al gioco o ad esaltarne la pratica“, oltre a quelli in cui sono presenti minori nel corso di trasmissioni televisive e proiezioni cinematografiche rivolte prevalentemente ai giovani, nonchè via internet. Sparisce però l’indicazione della “fascia protetta” (dalle 16 alle 19:30) relativa agli spot in tv.

 

Nelle pubblicità sui giochi con vincita in denaro, inoltre, sarà obbligatorio indicare il rischio di dipendenza e la possibilità di consultare le note informative sulle probabilità di vincita pubblicate sul sito web dei Monopoli di Stato.

 

La violazione delle norme pubblicitarie sarà punita con una sanzione amministrativa da 100 mila a 500 mila euro per il committente del messaggio pubblicitario e per chi lo trasmette. L’inosservanza delle disposizioni che obbligano a indicare il rischio di dipendenza e le probabilità di vincita costerà al concessionario una sanzione pari a 50 mila euro.

 

 

 

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