Galileo. Antonio Tajani: ‘Iniziative spaziali essenziali per l’innovazione e la competitività industriale’

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All'apertura dell'Esposizione spaziale europea a Bruxelles sono stati presentati i risultati di un’indagine Eurobarometro, da cui emerge che gli europei hanno un'immagine molto positiva delle attività spaziali della Ue.

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Antonio Tajani al Galileo Control Centre

Sono stati presentati oggi a Bruxelles dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani a Bruxelles i risultati dell’inchiesta Eurobarometro sulle attività spaziali della Ue, da cui emerge che i cittadini europei sono decisamente bene informati sui programmi europei in questo settore.

Per quanto riguarda, ad esempio,  il sistema GPS europeo Galileo, ne ha sentito parlare il 57% dei cittadini europei, contro il 40% nel 2007. Per quanto riguarda il programma europeo di monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GMES), la percentuale di ‘conoscenza’ è passata dal 22% nel 2009 al 38% di oggi.

 

Antonio Tajani, che ricopre la carica di commissario incaricato dell’Industria e dell’Imprenditorialità, ha sottolineato come “Questo atteggiamento dimostra che i cittadini europei attribuiscono importanza allo spazio e che la Ue ha ragione di investire in questo settore. Malgrado le attuali turbolenze economiche e finanziarie, i nostri cittadini continuano a credere nelle iniziative spaziali, che rimangono essenziali per l’economia e la società, oltre che per l’innovazione e la competitività industriale”.

 

I risultati sono stati diffusi all’apertura dell’Esposizione spaziale europea a Bruxelles, esposizione itinerante che ha già fatto scalo in tre Stati membri e si terrà in altri quindici nei prossimi diciotto mesi.

 

Dall’indagine emerge che gli europei hanno un’immagine molto positiva delle attività spaziali in generale. L’81% ritiene che i servizi ricavati dal settore spaziale e le tecnologie spaziali svolgono un ruolo importante nello sviluppo di applicazioni terrestri innovative. Questa cifra era del 74% nel 2009. Questa evoluzione positiva è confermata dal fatto che il 76% delle persone interrogate pensano che i servizi spaziali siano importanti per la competitività industriale, la crescita e l’occupazione nell’UE, contro il 64% all’inizio della crisi nel 2009.

 

La maggior parte degli europei, infine, auspica che la Ue svolga un ruolo nei settori della sorveglianza spaziale per la gestione delle catastrofi e delle crisi, nonché l’attenuazione degli effetti del cambiamento climatico (77%); nella sorveglianza spaziale per individuare i satelliti e i detriti spaziali, impedendo la loro collisione (74%) e nell’esplorazione spaziale con esseri umani o robot (63%).

 

Per ulteriori informazioni:

 

La relazione completa

 

Il sito web della DG ENTR

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