Mipcom 2012, Neelie Kroes: ‘L’era digitale non è una minaccia per l’industria del cinema, ma un’opportunità sulla quale investire’

di Raffaella Natale |

La Kroes ha anche sottolineato che per combattere la pirateria non sono necessarie misure severe, ma una maggiore offerta, legale e on-demand, senza dover affrontare frustranti barriere artificiali.

Unione Europea


Neelie Kroes

Quali le possibilità offerta dalla rivoluzione digitale alla distribuzione e al finanziamento dei film europei sul mercato Ue?

Questa la domanda di fondo della Tavola Rotonda organizzata a Cannes nell’ambito del Mipcom 2012, che ha visto la partecipazione del Commissario Ue per la Digital Agenda, Neelie Kroes, e di quello della Cultura, Androulla Vassiliou. Presenti i rappresentanti dell’industria cinematografica, dai distributori ai produttori, dai broadcaster agli operatori tlc.

 

I  due Commissari ritengono che la tecnologia digitale apra nuove prospettive per i film europei e invitano l’industria a sfruttare pienamente le possibilità fornite dal progresso tecnologico, adattare i loro modelli di business per avere una distribuzione più efficace, allargare il pubblico e migliorare le condizioni di finanziamento.

Kroes e Vassiliou ammettono che i nuovi canali di distribuzione e i nuovi business model possono apportare nuove fonti di finanziamento per i film, oltre a un pubblico più ampio che può garantire entrate supplementari.

 

Con il passaggio al digitale e da un modello economico basato su un’offerta limitata dei canali televisivi a uno basato sulla domanda dell’utente, è ancora più urgente per gli aventi diritto sviluppare strategie di distribuzione online.

I film europei, sottolineano i due Commissari Ue, devono essere sempre più numerosi nei servizi di video on-demand e gli aventi diritto devono rafforzare la loro presenza su piattaforme mondiali, come iTunes e Netflix, attraverso una strategia incentrata sul marchio e una promozione efficace.

 

Kroes e Vassiliou evidenziano l’importanza del cinema e ammettono che l’uscita in sala gioca un ruolo cruciale nella creazione dell’immagine del marchio di un film e condiziona il suo successo su altre piattaforme di distribuzione.

I due Commissari riconoscono, tuttavia, che il settore si confronta con dei grandi problemi come quelli riguardanti le pratiche in materia di distribuzione a ‘finestre’ che avviene nella maggior parte dei Paesi membri e lo sfruttamento delle nuove possibilità offerte dal digitale.

 

I partecipanti alla Tavola Rotonda hanno cercato di capire se l’attuale sistema di distribuzione a ‘finestre’ viene esteso anche ai nuovi canali, tenuto conto dei cambiamenti di comportamento del pubblico (content anytime, anyhow, anywhere) e del fatto che nuovi player, come i fornitori di servizi VOD o di sistemi di Tv ibrida, i produttori di connected tv, rappresentano dei potenziali investitori nella produzione di film.

 

I due Commissari Ue riconoscono che nuovi metodi di distribuzione e nuovi modelli d’azienda possono fornire ulteriori fonti di finanziamento per i film, che non portano necessariamente pregiudizio alla distribuzione cinematografica né all’audience dei servizi televisivi.

 

Kroes e Vassiliou precisano che la relazione tra l’uscita in sala e altre forme di distribuzione non deve essere considerata come un gioco a somma zero e che non c’è forzatamente una concorrenza diretta tra cinema e DVD e/o video on-demand. Alcuni partecipanti alla Tavola Rotonda hanno portato le esperienze di alcuni Paesi come le uscite simultanee o quasi al cinema e in VOD.

 

L’era digitale – conclude la Kroes – non rappresenta una minaccia per l’industria cinematografica, né per il cinema, né per i broadcaster. “Non è una cosa da ignorare, ma non è nemmeno qualcosa da combattere o da ostacolare. E’ invece un’opportunità: qualcosa da accogliere con favore, sostenere e abbracciare”.

 

I canali online, spiega la Kroes, offrono il modo di raggiungere un pubblico diverso che, per un motivo o un altro, non sarebbe andato al cinema. Un nuovo strumento per promuovere e generare ‘buzz’, pensate al potere delle raccomandazioni degli amici sui social media.

“Vorrei – dice la Kroes – un quadro regolamentare che consenta al settore di trarre vantaggio dalle economie di scala del  mercato unico, aprendo a un’audience di 500 milioni di persone”.

“Vorrei regole – aggiunge – che aiutano le imprese europee che hanno nuove idee, che limitino la pirateria non ricorrendo semplicemente a misure severe, ma rendendo più facile l’accesso degli utenti a ciò che vogliono, on-demand e legalmente, senza dover affrontare frustranti barriere artificiali”.

 

Le conclusioni di queste fruttuose discussioni serviranno alla Commissione per preparare la proposta di raccomandazione del Consiglio sui film europei nell’era digitale.

La Commissione continuerà a consultare gli Stati membri e gli stakeholders sui migliori mezzi per dare una grande visibilità e un maggiore accesso ai film europei nella digital era.

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