Stati Uniti
Cisco Systems ha messo fine a una partnership di lunga data col vendor cinese di infrastrutture per le telecomunicazioni ZTE, che avrebbe venduto illegalmente materiale dell’azienda americana all’Iran, violando l’embargo internazionale.
L’inchiesta è stata aperta in seguito a delle rivelazioni di Reuters, che la scorsa primavera aveva denunciato che il vendor cinese aveva venduto sistemi hardware e software per un valore di svariati milioni di dollari dal 2010 al maggiore operatore tlc del paese.
Sia il dipartimento del commercio che l’FBI hanno aperto delle inchieste sulla vicenda, mentre ieri la House Permanent Select Committee on Intelligence del Congresso Usa ha reso pubblici i risultati di un rapporto in cui si sottolinea che Huawei Technologies e ZTE, i primi due produttori cinesi di infrastrutture per tlc, non dovrebbero essere autorizzati a operare sul territorio americano, visto che l’influenza del Governo di Pechino su queste società rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale (Leggi articolo Key4biz).
ZTE ha comunicato di essere pronta a collaborare con gli inquirenti.
La società, ha riferito un portavoce, “è estremamente preoccupata da questa vicenda ed è in contatto con Cisco. Allo stesso tempo, ZTE coopera pienamente col governo americano nell’inchiesta sull’Iran. Siamo convinti che questo caso sarà trattato come si deve”.
Il Ceo di Cisco, John Chambers, dal canto suo, ha affermato che la società “non tollera la vendita diretta o indiretta” di materiale a paesi sotto embargo. Se questo avvenisse, aveva affermato qualche tempo fa, comunicando l’apertura di un’indagine interna, “reagiremmo con la massima fermezza e penso dunque che si possa affermare che questo non avverrà più”.
La partnership tra Cisco e ZTE durava da sette anni ed è stata estesa 5 anni fa quando Cisco iniziò a considerare ZTE come un partner importante per arginare la crescita di Huawei, secondo fornitore mondiale di infrastrutture tlc dopo la svedese Ericsson.
Sostanzialmente, la partnership era terminata nel 2010, anche se ZTE ha continuato a operare come distributore e rivenditore autorizzato dei prodotti Cisco, continuando anche a fare affari in Iran, dove i prodotti tecnologici americani sono a lungo stati soggetti alle sanzioni americane.