Il mercato audiovisivo fisico (DVD e Blu-ray) e digitale (T-Vod e EST) resiste ancora nonostante la continua evoluzione dell’industria audiovisiva. Lo dicono i dati commissionati da UNIVIDEO, l’Associazione di categoria che rappresenta gli Editori Audiovisivi su media digitali (DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD) e online (piattaforme di distribuzione digitale) a GfK e presentati ieri sullo stato dell’ L’Home Entertainment in Italia.
Lo studio evidenzia una contrazione nelle vendite dei supporti DVD e Blu-Ray, sia nei canali tradizionali (vendita -14,70% rispetto al 2016) sia nelle edicole ( -16,70% rispetto al 2016), con il mercato che nel 2017 ha registrato un fatturato pari a 340 milioni di euro, in calo di circa il 10% rispetto all’anno precedente.
“I dati presentati ieri – spiega Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente UNIVIDEO e Presidente CG Entertainment – ci evidenziano come il mercato dell’Home Entertainment sia in una fase di evoluzione, nonostante le contrazioni di mercato, il prodotto fisico rimane centrale, sia per l’industria sia per i consumatori che lo scelgono in maniera consapevole, puntando sulla qualità e sulla condivisione. E’ un deposito di conoscenze e di emozioni che rimane in memoria. Al contempo si evolve la ricerca e l’acquisto digitale, spinto da motivazioni più istintive e legate all’emozionalità del momento. Diventa pertanto fondamentale che il nostro settore proponga sempre più offerte e opportunità di accesso ai contenuti audiovisivi allineate al bisogno di un pubblico che, per quanto cambi nel tempo, è sempre alla ricerca emozionalità ed esclusività”.
Il noleggio Fisico
Si acquistano meno DVD o Blu-ray rispetto al passato, gli appassionati di prodotti audiovisivi non hanno ancora una forte propensione all’offerta digitale, nonostante questo il prodotto fisico rimane stabile, mantenendo una collocazione culturale ben delineata da parte dei consumatori italiani.
Il noleggio può ancora contare su circa 1 milione di persone che noleggiano in maniera continuativa. Sul versante dell’offerta digitale si registra un’evoluzione, circa un quarto del fatturato complessivo del settore Home Entertainment deriva da fruizioni online. L’innovazione tecnologica, unitamente al cambiamento nella ricerca, consumo e fruizione da parte del grande pubblico dei prodotti audiovisivi, ha reso l’offerta, fisica e digitale, di contenuti audiovisivi sempre più allargata e diversificata.
Se il prodotto fisico rimane centrale, si evolve una propensione verso il “cinema liquido”, in entrambi i casi si punta a ricercare la qualità nella visione, intesa sia come esigenza tecnologica sia come momento esperienziale altamente performante, da godere in modo esclusivo dal salotto di casa. In questa direzione è utile segnalare come il supporto 4K Ultra HD sia in forte sviluppo negli USA e pronto a crescere anche nel nostro Paese, rappresentando una vera innovazione in termini di qualità di visione del prodotto.
In totale sono circa 5 milioni gli acquirenti di prodotti audiovisivi, nel 60% dei casi preferiscono l’acquisto in maniera esclusiva di prodotto fisico, contro, invece, il 30% opta invece per l’acquisto digitale.
Poche persone, circa il 10% sovrappongono entrambi i formati. Fisico e digitale risultano fortemente caratterizzati dalle diverse motivazioni che ne guidano l’acquisto: passione e collezione per il fisico, svago e impulso per il digitale. Acquirenti, quelli di questo mercato, che si confermano altresì decisamente “aperti” verso tutto il mondo del contenuto, mostrando una forte affinità anche con gli altri prodotti dell’industria culturale e di intrattenimento.
Il prodotto fisico, secondo l’indagine qualitativa elaborata da GFK, mantiene il suo ruolo di catalizzatore emozionale che unisce passioni e cultura audiovisiva tra giovani e adulti, rafforzando quel legame di scelta e di condivisione che unisce le famiglie italiane. Inoltre, grazie alle nuove tecnologie e a prodotti e device sempre più all’avanguardia, la qualità di visione si è notevolmente innalzata.
A Roma si preferisce il digitale, a Milano il supporto fisico
Sul fronte digitale invece l’attenzione si sposta verso un pubblico diversificato, non solo giovani e giovanissimi quindi, ma anche adulti e senior, spinti più da una curiosità istintiva, da un acquisto di impulso che soddisfa un bisogno reale ma breve, il più delle volte non si “rivive” il contenuto una seconda volta.
Cosa che invece accade con il prodotto tradizionale, considerato personale, esclusivo, quasi un piccolo lusso da godere più di una volta. Interessante, analizzando i comportamenti dei consumatori in due città campione come Milano e Roma, in tema di fruizione di prodotto audiovisivi, sottolineare come nel capoluogo lombardo, vi sia un consumo maggiore di DVD e Blu-ray, anche tra i giovani, mentre la Capitale si caratterizza per una maggiore propensione alla visione digitale dell’Home Entertainment.
Uno spaccato che evidenzia come in alcune parti del Paese, dove l’euforia digitale si è parzialmente normalizzata, diventando di fatto un’opportunità accessibile facilmente, si ritorni a pensare al prodotto fisico come un valore, apprezzandone le qualità e la durabilità. Al contrario, vi sono città tra cui Roma, dove il coinvolgimento digitale è ancora molto ingaggiante su tutti i livelli, e l’acquisto digitale di film e contenuti audiovisivi in genere rappresenta un’opportunità da cogliere al volo.
- Per leggere e scaricare il Rapporto Univideo 2018 sullo stato dell’Home Entertainment in Italia clicca qui.