I direttori finanziari delle aziende cominciano a vagliare la Blockchain come prossima voce di investimento tecnologico, anche se per ora non sono ben consapevoli dell’uso concreto che se ne farà in futuro. E’ quanto emerge da un report realizzato dalla Financial Executives Research Foundation (FERF) in collaborazione con la società di consulenza Deloitte (‘Blockchain for Financial Leaders: Opportunity vs. Reality’), secondo cui il 30% degli executive finanziari intervistati prevede investimenti in Blockchain entro un anno e mezzo, anche se non è ancora chiaro per quale tipo di servizi potenziali.
L’indagine ha sondato i dirigenti finanziari sulle fluttuazioni del bitcoin, chiedendo se l’oscillazione registrata negli ultimi mesi dalla criptovaluta abbia in qualche modo inciso negativamente sulla loro disponibilità verso l’esplorazione del potenziale della Blockchain nel mercato finanziario. Il 64% degli intervistati ha risposto di no.
La Blockchain, secondo il report, implicherà un cambiamento radicale dei principi fondamentali di contabilità e auditing, in particolare delle strategie per la composizione dello staff e della formazione in ambito finanziario, e soltanto un terzo degli intervistati si è detto pronto ad affrontare questi cambiamenti strutturali.
Il 67% degli intervistati ha inoltre aggiunto di non avere all’interno la capacità di formare i dipendenti sulle novità della Blockchain, e nemmeno di avere i mezzi per assumere specialisti. Il restante 33% non avrebbe invece problemi in questo senso.
L’uso primario della Blockchain in ambito finanziario riguarda la capacità di accrescere le competenze analitiche per prevedere in anticipo i report finanziari.
Recentemente, un’altra grande società di consulenza globale, PriceWaterHouseCoopers, ha investito sulla Blockchain, rilevando una quota nella società specializzata cinese VeChain. L’obiettivo dell’operazione di PwC è integrare la piattaforma di VeChain nella sua infrastruttura, che richiederà l’utilizzo dei Token di VeChain per accedere e concludere transazioni.
Le stime sullo sviluppo futuro della Blockchian non sono però univoche. In una recente indagine, Gartner sostiene che il 77% dei CIO (Chief Information Officer) intervistati non è interessato alla nuova tecnologia e non ha in cantiere azioni specifiche per studiarla o svilupparla.