trimestrale

Enel aumenta l’offerta da rinnovabili e l’uso di tecnologie a zero CO2

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A partire dai risultati del primo trimestre 2018, l’obiettivo a lungo termine del Gruppo resta la “decarbonizzazione del mix” entro il 2050. L'energia rinnovabile dovrebbe contribuire a circa la metà della capacità totale di 83 GW prevista al 2019.

Presentato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018 di Enel, approvato ieri dal Consiglio di amministrazione presieduto da Patrizia Grieco: migliora decisamente il risultato netto del Gruppo a 1.17 miliardi di euro, in aumento del 18,9% su base annua, e migliora anche l’utile netto del 10% rispetto al 2017, attestandosi di poco sopra il miliardo di euro.

Risultati definiti “eccellenti” dall’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace, “per effetto soprattutto di rinnovabili e reti, due aree chiave per la crescita industriale, in linea con il Piano Strategico”.

Dalla generazione rinnovabile e convenzionale alla distribuzione, fino al retail. I risultati raggiunti e i progressi realizzati nell’esecuzione del Piano Strategico 2018-2020 ci permettono di confermare i target finanziari per il 2018”.

Alla voce “energia elettrica prodotta”, si evidenzia una maggiore produzione da fonti energetiche rinnovabili (+2,8 TWh), principalmente per effetto dell’incremento della capacità installata (+1,7 GW di solare, +1,2 GW eolici, +0,4 GW di idroelettico) e per la maggiore disponibilità della risorsa idroelettrica.

Le tecnologie a zero emissioni di CO2, si legge nel documento, rappresentano il 49% del mix di produzione del Gruppo: “Si tratta di un risultato notevole trainato dalla crescita della generazione rinnovabile, in cui il contribuito del solare e dell’eolico è stato significativo rispetto al primo trimestre 2017”.

Grazie a questi risultati del primo trimestre 2018, l’obiettivo a lungo termine del Gruppo resta la “decarbonizzazione del mix” entro il 2050. L’energia rinnovabile dovrebbe contribuire a circa la metà della capacità totale di 83 GW del Gruppo Enel prevista al 2019.

Il prossimo 24 maggio, si annuncia nel resoconto, sarà sottoposto all’assemblea degli azionisti l’adozione del Piano di incentivazione di lungo termine 2018: “che introduce un obiettivo di performance concernente le emissioni di grammi di CO2 per KWh equivalente prodotto dagli impianti del Gruppo nel 2020; l’introduzione di tale obiettivo è volta a rafforzare la correlazione tra la remunerazione variabile di lungo termine del top management e il Piano Strategico 2018/2020, che promuove l’applicazione di un modello di business sostenibile nel lungo periodo. Il nuovo obiettivo di performance avrà un peso pari al 10%”.

Per l’anno in corso, comunque, sono previsti diversi obiettivi da raggiungere, tra cui: il contributo della crescita industriale, focalizzata su reti e rinnovabili; la prosecuzione degli investimenti in digitalizzazione, supportati dal proseguimento dell’installazione degli smart meters di seconda generazione in Italia e dal completamento dell’installazione di smart meters in Iberia; l’accelerazione del roll-out della rete a fibra ottica intrapreso da OpEn Fiber.

Il Piano Strategico di Gruppo 2018-2020, presentato nel novembre 2017, conferma la digitalizzazione e l’attenzione al cliente quali importanti fattori abilitanti della strategia. Al suo interno sono inoltre indicati investimenti per 5,3 miliardi di euro, dedicati alla digitalizzazione di assets, attività e processi, e una maggiore attenzione al cliente, con un continuo sforzo di efficienza operativa anche frutto degli investimenti nella digitalizzazione.

Ulteriore impegno, infine, sarà destinato alla creazione di valore che sia sostenibile nel lungo termine, avendo il Gruppo rafforzato il proprio impegno su SDG 4 (istruzione di qualità) e SDG 8 (lavoro dignitoso e crescita economica) e confermato gli obiettivi concernenti SDG 7 (energia pulita ed accessibile) e SDG 13 (lotta contro il cambiamento climatico)

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