Le patenti di guida alla prova della digital transformation. Gli Stati Uniti stanno pensando di lanciare il nuovo documento versione digitale già a partire dal 2019, quando potrebbe semplicemente essere visualizzato su un comunissimo smartphone.
È quanto accadrà nel corso del prossimo anno in diversi Stati del Nord America, tra cui Delaware, Virginia, Wyoming, Iowa, che hanno già iniziato a lavorare sugli standard relativi alle più innovative soluzioni di cyber sicurezza per il riconoscimento facciale, la scansione dell’iride e le impronte digitali.
Se n’è parlato la settimana scorsa a Washington, in occasione della “Connect:ID 2018 conference”, con una sessione tutta dedicata alla patente di guida elettronica e digitale. Il magazine IEEE Spectrum ha intervistato sull’argomento Rob Mikell, responsabile Business development for government solutions di Billerica, azienda che svilupperà la tecnologia necessaria per la diffusione delle patenti digitali in Iowa nel 2019.
“Portare la propria patente sempre con sé, senza più il timore di dimenticarla chissà dove o peggio di perderla, oggi è possibile e più facile di un tempo grazie al nostro telefonino”, ha spiegato Mikell.
“Si tratta di renderizzare il documento di guida e di migliorare i livelli di sicurezza, per proteggerlo adeguatamente dalle tante minacce informatiche presenti in rete, creando un collegamento virtuale al database gestito dal Dipartimento dei trasporti”.
Ogni volta che avremo bisogno di aggiornare la patente, o che le forze dell’ordine ne comandano la sospensione, basterà un semplice intervento in tempo reale e tutto si adeguerà alle nuove informazioni.
“In questo modo – ha commentato il responsabile di Billerica – potremo anche selezionare il tipo di informazione che vogliamo mostrare ad un agente di polizia, ad esempio, nel caso ci cogliesse in un negozio di alcolici e volesse la nostra età”.
La privacy è uno dei punti chiave del nuovo regolamento relativo alla patente di guida digitale. Documento che potrà essere controllato sia online, sia offline.
Lo stesso meccanismo di controllo in dotazione delle forze di polizia in strada sarà molto meno invasivo rispetto al passato. Non serve che gli automobilisti siano fermati con il tradizionale “Patente e libretto perfavore”. Ogni auto della Polizia sarà dotata di un dispositivo in grado di rilevare la validità delle licenze di guida digitali in determinato raggio d’azione.
Basterà il bluetooth a fare il resto, con uno scambio di dati che poi sarà notificato sullo schermo dello smartphone al proprietario conducente del veicolo a seconda del tipo di richiesta inoltrata dall’ufficiale.
Se si accettano le richieste in automatico saranno inviati i dati al dipartimento di Polizia, in caso contrario si procede come previsto dalla legge.
In questo modo, entrambi, automobilista e agente, sapranno in anticipo con chi hanno a che fare e potranno vivere in maniera più serena il proprio spostamento/lavoro (se l’autista è in regola o meno, se l’agente è davvero tale o meno).
A proposito di standard, fondamentale è l’interoperabilità delle soluzioni tecnologiche impiegate, perché oggi gli automobilisti viaggiano per lavoro di Stato in Stato e una volta fermati è chiaro che il sistema di controllo e verifica deve poter funzionare al meglio ovunque.
Su questo ci stanno lavorando i Dipartimento per i trasporti di ogni Stato, l’American association of motor vehicle administrators e l’ISO (International organization for standardization).
Le patenti tradizionali, quelle plastificate per intenderci, non dovrebbero scomparire ha spiegato l’esperto, ma avranno modo di convivere per lungo tempo. Tra gli altri Paesi che nei prossimi anni dovrebbero ufficializzare la patente di guida digitale ci sono l’Olanda e il Brasile.