BIBLIOTECH
Miraggi Edizioni
Pubblicato: ottobre 2012
Pagine: 144
ISBN: 8896910269
Prezzo: 14,90
Ormai siamo abituati alla virtualità, ai rapporti umani via social network, via chat. Ma come è cambiato il rapporto con il sesso “virtuale”, dai giornaletti alla rete? La tecnologia ha liberato un oceano di materiale, potenzialmente infinito per quantità e scelta di generi. E tutto, o quasi, gratis.
Tutto è lì, sempre disponibile, sui nostri schermi, sui nostri iPad e smartphone, nelle nostre camerette di adulti di tutte le età. Questa estrema accessibilità ha reso tutto “normale”, cambia le abitudini, specialmente dei più giovani, nati con la rete. Cambia l’immaginario di tutti, e può sfociare in dipendenza, in patologia, in consumo compulsivo da curare.
La verve di Sgambati e degli altri scrittori che ha coinvolto ci impediscono di prenderci troppo sul serio, anche se le riflessioni proposte, sul sesso e sulla sua rappresentazione, sono ricche di riferimenti “alti”, a partire da Umberto Eco, a cui si ispira il titolo del libro (Fenomenologia di Mike Bongiorno). Il libro ripercorre alcune tappe di questa “liberazione della pornografia attraverso il mouse“, e ci porta dritto al punto, pur senza azzardare alcun giudizio morale: una fotografia molto divertita del genere umano, solo davanti a uno schermo azzurrino, alle prese con la (magra) consolazione di se stesso. Ma senza rimorsi, rimpianti e sensi di colpa. Siamo tutti pornomani?
(Nota a cura dell’editore)
Stefano Sgambati, vive a Roma e fa il giornalista, occupandosi di sport, dopo aver collaborato con Rai Educational nella realizzazione di documentari. Se “fa” il giornalista, “è” uno scrittore. Al suo attivo Il Paese bello (Intermezzi, 2010) e I bar a Roma (Castelvecchi, 2010).
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