Frequenze Tv: l’Agcom prende altro tempo. Sempre più certo che non sarà il governo Monti a gestire la gara

di Raffaella Natale |

Il tetto dei cinque mux imposti dalla Ue, che non fa distinzioni di standard, ha scombinato le carte. Rai e Mediaset rinunceranno al quinto mux per partecipare all’asta?

Italia


Mediaset e Rai

Il consiglio dell’Agcom continuerà a esaminare lo schema di regolamento per la gara sulle frequenze televisive per il digitale terrestre nella riunione del 14 novembre. Questo, a quanto si apprende, è l’esito dell’incontro del consiglio di oggi che, vista la complessità del tema e i numerosi aspetti tecnici da approfondire, ha preso altro tempo per valutare al meglio la questione della gara su cui si è chiuso da pochi giorni il confronto tecnico e informale con la Commissione Ue.

Il prossimo consiglio dovrebbe, quindi, licenziare lo schema di regolamento che sarà poi sottoposto a una consultazione pubblica della durata di 30 giorni. Dopo la chiusura della consultazione pubblica ci sarà un nuovo passaggio in Consiglio per l’approvazione definitiva del testo che sarà poi trasmesso a Bruxelles che trarrà le proprie decisioni, in questo caso formali per valutare se, una volta indetta la gara, possa decadere la procedura d’infrazione aperta contro l’Italia nel 2006, per l’insufficienza di spazio riservato ai nuovi entranti con il passaggio dal sistema analogico a quello digitale.

 

La questione diventa più delicata alla luce delle indiscrezioni trapelate sul parere che la Ue avrebbe inviato all’Agcom, che escluderebbe Rai e Mediaset dalla gara, fissando a 5 il tetto massimo dei multiplex per ogni operatore nazionale (Leggi Articolo Key4biz).

Il limite era già stato fissato anche dal regolamento Agcom ma faceva riferimento solo a quelli con standard DVB-T.

Rai e Mediaset hanno quattro mux. In più, ne hanno uno a testa per altri tipi di trasmissioni: DVB-T2 per la Tv pubblica e DVB-H per Cologno Monzese. Il Codice delle Comunicazioni elettroniche ha previsto il cambio di destinazione d’uso che, se richiesto prima della gara, avrebbe portato a quota 5 i mux posseduti dai due broadcaster e li avrebbe esclusi dall’asta, diversamente sarebbero invece stati ammessi.

Adesso però le cose cambiano, perché la Ue nel parere inviato all’Agcom non fa distinzione tra standard, il tetto diventa quindi esplicitamente ‘di sistema’.

 

Rai e Mediaset rinunceranno al quinto multiplex per partecipare alla gara?

 

Intanto, considerando i 30 giorni della consultazione pubblica, l’elaborazione del testo definitivo da parte dell’Agcom, l’invio alla Ue e il ricevimento del parere formale, con le feste di Natale in mezzo, diventa sempre più probabile che non sarà il governo Monti a gestire questa gara.

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