Dall’automazione dei processi e dei servizi alla customer experience, dal retail alle tlc, fino alla manifattura 4.0, così l’intelligenza artificiale cresce e si diffonde in numerosi settori di applicazione. Il nuovo Rapporto Gartner stima il giro di affari globale delle soluzioni per l’artificial intelligence (AI) a quasi 1,2 trilioni di dollari per la fine di quest’anno.
Per l’esattezza, il Report stima tale mercato attorno a 1.175 miliardi di dollari per la fine del 2018, in aumento del 70% sul 2016.
Il trend sarà comunque positivo anche per gli anni fino al 2022, con il 2019 che registrerà una crescita del 62% a 1.901 miliardi di dollari, quindi il 2020, che segnerà un aumento del 40% per 2.649 miliardi dollari, fino al 2022, quando il mercato delle soluzioni e dei servizi AI a livello globale potrebbe sfiorare i 4.000 miliardi di dollari (sempre con una crescita a doppia cifra, +17%).
“L’intelligenza artificiale sarà la categoria di soluzioni tecnologiche più disruptive dei prossimi 10 anni, soprattutto grazie alla potenza computazionale raggiunta, al volume e la varietà di dati a disposizione, alla velocità di trasmissione, raccolta ed elaborazione delle informazioni, nonché grazie ai progressi nel settore delle reti neurali profonde o Dnn – Deep neural networks”, ha dichiarato in una nota ufficiale John David Lovelock, Research vice president di Gartner.
La cosa interessante, però, è che i ricercatori si attendono un aumento dei ricavi per le imprese dell’AI, soprattutto nei prossimi anni, quando l’incremento dell’uso di tale tecnologia offrirà nuove possibilità di guadagno e di sviluppo di nuovi modelli di business.
A partire dal 2022, ad esempio, oltre il 44% del valore del mercato dell’AI sarà legato allo sviluppo delle soluzioni DNN. In tale scenario, gli assistenti virtuali (virtual agents) rappresenteranno il 26% del mercato mondiale delle soluzioni AI, i sistemi di “decision automation” il 16% e gli smart objects il 14%.