Telecom Italia. Marco Patuano ‘frena’ Naguib Sawiris: ‘Non c’è necessità di ricapitalizzare’

di Alessandra Talarico |

Scelti gli advisor per lo scorporo: sono Morgan Stanley, Banca Intesa, Mediobanca e Barclays Bank.

Italia


Marco Patuano - Franco Bernabe'

È cambiata l’aria in casa Telecom Italia e il vento, che ieri sembrava soffiare a favore di Naguib Sawiris, è girato in senso contrario.

A ‘gelare’ il magnate egiziano è stato l’amministratore delegato Marco Patuano, che ha sottolineato che al momento, “vista la dinamica dell’azienda non c’è necessità di ricapitalizzazione”.

Ieri, il presidente esecutivo Franco Bernabè, sulla scia anche del commento rilasciato dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, aveva affermato che “…se c’è un interesse da parte di un soggetto per Telecom Italia vuol dire che dentro Telecom Italia c’è un importante valore e quindi credo faccia piacere che questo interesse ci sia”, lasciando pensare a un clima non proprio ostile a Sawiris (Leggi articolo Key4biz).

 

L’offerta del tycoon egiziano, comunque, sarebbe inferiore ai 5 miliardi di euro di cui si parlava nei giorni scorsi, ma sarebbe nell’ordine dei 3 miliardi. Una cifra in ogni caso enorme – che porterebbe Sawiris a controllare una quota del 23% circa della società – e che ha fatto pensare che dietro a Sawiris potrebbe esserci anche qualche altro ‘soggetto’ ben noto alle cronache delle tlc italiane e cioè Carlos Slim, l’uomo più ricco del mondo, che aveva tentato di entrare nel gruppo ai tempi della formazione della holding Telco, nella cui compagine entro però come socio industriale la spagnola Telefonica.

 

Patuano ha anche confermato che la società ha nominato gli advisor che si occuperanno di valutare il progetto di scorporo della rete fissa, che sono Morgan Stanley, Banca Intesa, Mediobanca e Barclays Bank per conto degli indipendenti del Cda.

Quello dello scorporo della rete “è un processo da gestire bene e stiamo procedendo in modo ordinato”, ha aggiunto, chiarendo quindi che questo progetto non ha “punti in comune” con la manifestazione di interesse di Sawiris.

L’ad ha poi confermato che la società guarda con interesse alla società brasiliana GVT (gruppo Vivendi), ma anche ad altri dossier.

On Brasile, Telecom Italia controlla Tim Brasil, che è il secondo operatore mobile del Paese. “Quindi sicuramente (quello di GVT, ndr) è un dossier da guardare come ne guardiamo tanti”.

Dalla vendita di GVT, il conglomerato francese dei media Vivendi conta di incassare 7 miliardi di euro e Telecom Italia si troverebbe a competere con altri potenziali acquirenti come la messicana America Movil – di proprietà di Carlos Slim – e DirecTV.

 

Sul tema dello ‘stato di avanzamento’ della banda ultralarga, Patuano ha infine confermato l’obiettivo di coprire 100 città con tecnologia mista FTTC e FTTH entro il prossimo biennio.

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