Emirati Arabi
I dati sono ancora sconfortanti per l’ICT italiano: gli ultimi numeri forniti nell’ambito del Rapporto Assinform, pubblicati il 15 ottobre, ci dicono che nel primo semestre del 2012 il mercato dell’Information Technology ha subìto, dopo la perdita del 2011 (-1,7%), un’ulteriore contrazione, pari a -3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ un risultato allarmante che aggrava i contorni della recessione.
Purtroppo anche le previsioni per il 2013 non sono certo quelle che avremmo voluto sperare.
Diversa è invece la situazione nel resto del mondo.
Ormai per quanto mi riguarda è diventato un appuntamento stabile quello del GITEX, la più grande fiera informatica del Medio Oriente ma ormai riferimento per tutta l’Africa e parte dell’Asia, a cui partecipo per il quarto anno.
Qui a DUBAI – Emirati Arabi, dove si svolge il Gitex 2012, la crescita economica è del 5%: non siamo ai livelli cinesi ma poco ci manca…
Ma soprattutto la “crisi” di cui tanto noi italiani “amiamo” discutere ormai ininterrottamente da quasi 4 anni, qui è durata poco meno di due anni e dall’anno scorso ad oggi direi che anche le “ultime ferite” si sono completamente rimarginate, almeno per quanto riguarda il settore ICT.
E allora inizia la fiera con l’apertura dei giornali: Gulf News il quotidiano locale più diffuso, è in lingua inglese ed araba.
Nell’edizione serale in prima pagina riporta l’inaugurazione del salone ICT con tanto di Primo Ministro, lo sceicco Al Mahktoum (che da almeno dieci anni ha puntato tutto sull’innovazione tecnologica), che fieramente taglia il nastro.
In seconda pagina Gulf News riporta il recente studio dell’OCSE sulla crescita nel mondo. Più delle due pagine dell’articolo, vale una cartina in bella vista in centro pagina. Con colori chiari tra il verde e l’azzurro si dipinge la crescita mondiale in tutto il globo.
Per il 2013 nella mappa vi sono solo 3 macchioline rosse che indicano la decrescita: Spagna-Portogallo, Italia e Grecia.
Ed allora quella che per noi è ancora la “grande crisi mondiale” si trasforma in una piccola crisi locale di alcuni paesi mediterranei che sono rimasti “indietro” rispetto al resto del mondo…
Il perché siamo rimasti indietro ormai lo sappiamo, è inutile continuare a ricordare le gravi colpe politiche, la mancanza di visione strategica, l’arretratezza della nostra nazione (in termini di investimenti tecnico-scientifici) sommata all’invecchiamento e alla limitata apertura al resto del mondo.
Il problema è che questo divario si sta allargando ancora oggi invece di restringersi.
Qui a Dubai la recessione è durata meno, non tanto per un mercato molto più “liquido”, ma perché la scelta di investire in nuove tecnologie ed in ricerca è stata fatta più di quindici anni fa e perché tutto ciò che è stato creato da questa visione non è andato perso durante la crisi.
I numeri del Gitex 2012 sono impressionanti, con più di 140,000 professionisti dell’ICT provenienti da 144 nazioni, la presenza espositiva di 3.500 società provenienti da 77 Paesi e ben 1400 giornalisti accreditati.
Una piccola novità per quest’anno è rappresentata dalla presenza dell’Italia grazie all’opera della Regione Piemonte che attraverso la propria Agenzia per l’Internazionalizzazione promossa dalla Camera di Commercio e al Progetto Think UP ha portato quattro aziende ICT Piemontesi ad “aprirsi” ad un mercato mondiale che qui è ben rappresentato, visto che, con orgoglio da parte degli organizzatori, quest’anno il GITEX è diventata la terza fiera ICT al mondo per importanza…
Certo, guardando alla dimensione e alla presenza di stand Cinesi o Sud Coreani sembra sempre più necessaria la regia di un’Agenzia Europea anziché le singole rappresentanze nazionali e questo vale non solo per le piccole nazioni europee che non possono fare massa critica ma anche per Germania e Francia che dovrebbero forse rinunciare ad una certa “grandeur” nazionale per avere una visione globale e paneuropea tale da far fronte alla pressante concorrenza dei colossi asiatici.
In concomitanza con il GITEX 2012 la sera del 15 ottobre si è svolta la cerimonia di premiazione degli Arab Technology Awards, alla quale con un certo orgoglio vengo invitato per il quarto anno consecutivo (Leggi Articolo Key4biz).
Mi ripeto rispetto all’articolo del 2010 pubblicato su Key4Biz, semplicemente ricordando che il premio all’innovazione tecnologica qui a Dubai ha un budget superiore di un ordine di grandezza se confrontato con il più importante premio italiano di settore, senza dimenticare che gli Emirati Arabi hanno meno di un decimo degli abitanti dell’Italia.
L’evento ha visto la consegna di premi che hanno coperto i vari settori economici dal Banking all’Energy, Government, Education, Green Economy, Turism e gli ambiti tipici dell’ICT quali Hardware, Software, System Integration, Telco, IT Security.
Voglio sperare che la presenza al GITEX di aziende italiane possa finalmente rappresentare un primo segnale di ripresa e un cambio di rotta rispetto al passato.