Frequenze Tv, Corrado Passera: ‘Asta al ribasso, ma i miliardi arriveranno con LTE’

di Raffaella Natale |

Il Ministro ha spiegato che con l’asta delle frequenze della banda 700 Mhz entreranno nelle casse dello Stato solo ‘alcuni miliardi’. I grossi incassi arriveranno dopo, una volta che verranno riconvertite per LTE.

Italia


Corrado Passera

Per le frequenze televisive messe in gara, dopo la cancellazione da parte del governo Monti del sistema di assegnazione in beauty contest, non ci saranno grandi guadagni. Il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, confermando quanto già detto da tempo da esperti del settore e in linea col disciplinare di gara dell’Agcom, sottoposto a consultazione pubblica fino al 15 dicembre, ha detto che lo Stato ci guadagnerà ‘alcuni miliardi’.

Il responsabile del MiSE ha anche commentato che però “c’è chi non si è fatto una ragione e dice che non prenderemo niente“.  Ma per Passera, “nell’immediato quello che vendiamo non darà grandi proventi, ma poi le frequenze serviranno per i servizi LTE e quindi porteranno miliardi“.

 

Con la decisione di abbandonare la strada del beauty contest, con cui le frequenze sarebbero state assegnate gratuitamente, ha ricordato Passera, “le abbiamo recuperate e non le abbiamo regalate a nessuno”. Le frequenze saranno, infatti, riconvertite per i servizi LTE dal 2017 e, quindi, assumeranno un grande valore: allora torneranno nella disponibilità dello Stato e potranno essere rivendute.

Ricordiamo, infatti, che in base al disciplinare di gara, in linea con la legge 44 del 2012 (valorizzando, in tal modo, le scelte già fatte dal ministro Passera su indicazioni del Dipartimento Comunicazioni), che ha dato avvio alla procedura di gara, s’è deciso di riservare un diverso trattamento alle frequenze della banda 700 MHz, destinate in futuro all’LTE, tutto questo, anche per un uso efficiente delle risorse frequenziali.

Sei i multiplex messi all’asta: tre del sottoinsieme U (lotti U1, U2, U3), quelle più pregiate, con un diritto d’uso per cinque anni, in quanto la banda 700 MHz dovrà essere ripianificata, per consentirne l’uso agli operatori tlc, così come stabilito anche in sede ITU; tre del sottoinsieme L (lotti L1, L2, L3), di qualità inferiore e non in grado di trasmettere in tutte le regioni, destinati alla sola TV per 20 anni.

I tre mux di tipo U, che sono quelli a cui si riferisce Passera, dovranno, quindi, essere restituiti, inderogabilmente, al 31 dicembre 2017.

Ovviamente in base al regolamento, la base d’asta per i mux di tipo  U si abbasserà notevolmente,  visto l’obbligo a restituirle tra 5 anni. Impensabile, quindi, che possano ancora valere le precedenti stime. Mediobanca parlava addirittura di un bene stimabile in 1-1,2 miliardi di euro. Ma, come ha fatto notare Passera, produrranno grosse entrate una volta che saranno riconvertite per i servizi LTE.

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