Il prezzo di una spedizione in un altro Paese UE può arrivare ad essere cinque volte superiore al prezzo per le spedizioni nazionali, anche in caso di distanze simili. Ad esempio, spedire un pacco di due chili dai Paesi Bassi all’Italia costa 13 euro, ma spedire lo stesso pacco dal Belgio all’Italia, quindi con distanze e condizioni simili, costa ben 32,8 euro. Il Parlamento europeo ha deciso di porre fine a questi alti costi per le spedizioni transfrontaliere, che sono un ostacolo sia per chi vorrebbe fare acquisti sia per chi vende online, approvando oggi il regolamento, proposto dalla Commissione Ue, per rendere i prezzi dei servizi di consegna pacchi più trasparente e più economici.
Le nuove regole sulla spedizione dei pacchi nell’Ue
- I consumatori e i commercianti avranno la possibilità di controllare i prezzi e scegliere l’offerta migliore su un sito internet messo a disposizione dalla Commissione Europea
- I servizi di spedizione saranno tenuti a fornire agli utenti informazioni chiare su condizioni e prezzi delle consegne.
- Le autorità postali nazionali monitoreranno le imprese di spedizione e individueranno le tariffe troppo alte.
L’obiettivo è quello di ridurre le barriere per il commercio online nell’UE, sia dal punto di vista dei consumatori che dei commercianti. Queste nuove regole seguono quelle per la fine dei blocchi geografici che permetteranno da dicembre prossimo una migliore protezione e un accesso potenziato per chi fa shopping online nell’UE.
Le regole in vigore dal 2019
Il regolamento deve ora essere adottato dal Consiglio. Entrerà quindi in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e sarà pienamente applicabile nel 2019.
I benefici delle nuove regole sui pacchi
L’assenza di trasparenza nel settore della consegna dei pacchi non incentiva gli operatori postali e delle consegne ad abbassare i prezzi e quindi può anche rendere meno accessibile la vendita online in altri paesi UE. I consumatori, in particolare quelli che vivono in aree lontane dai grandi centri, rischiano di avere un accesso più limitato al mercato europeo.
Ricordiamo, infine, che le nuove regole non riguardano solo di commercio online, ma chiunque abbia la necessità di spedire un pacco in un paese UE diverso dal proprio.
Dall’anno prossimo costerà di meno.
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