Italia
A seguito del bando lanciato in luglio dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), la Regione Emilia-Romagna (RER) ha predisposto, assieme a Lepida spa, la sperimentazione di undici idee progettuali per la prossima smart city italiana. Sarà messo a disposizione dell’iniziativa quanto già realizzato e sviluppato nei Piani Telematici della regione, a cu si affiancano consorzi appositamente costituiti da aziende ed istituti per la parte operativa della sperimentazione e per l’elaborazione finale dei piani.
Si tratta di piani dedicati a diverse aree d’intervento, si legge in un comunicato dell’azienda braccio operativo della Regione Emilia Romagna, per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture di Telecomunicazione, tra cui la sicurezza del territorio, la salute dei cittadini, la didattica nelle scuole, sistemi per il trasporto intelligente e la smart mobility, servizi cloud, valorizzazione dei beni culturali e la gestione intelligente delle risorse idiriche. I diversi progetti che hanno aderito al bando sono al vaglio del ministero che, entro la fine dell’anno in corso, dovrà comunicare quali sono stati scelti per il finanziamento. A livello nazionale, sono state presentate ad oggi circa 150 proposte per oltre 2 miliardi di euro.
Alle amministrazioni locali spetterà il compito, entro il 2015, di testare prototipi e soluzioni per la smart city oggetto dei progetti e valutarne l’efficacia. La Regione si è resa inoltre disponibile al supporto di altre idee per le città intelligenti, a patto che non prevedano sperimentazioni che coinvolgono direttamente l’ente pubblico regionale, ma che trovino invece appoggio e sostegno delle amministrazioni locali.
Nello specifico, le 11 proposte di sperimentazione sono:
1) Secure (sicurezza del territorio): creazione di un sistema integrato ICT ed infrastrutturale che garantisca la continuità dei servizi sia in termini di sistemi informativi di PA e imprese, sia in termini di servizi di erogazione acqua, luce, gas, rifiuti.
2) Bioris (salute): modelli modulari di gestione sostenibile delle biorisorse: integrazione innovativa delle strutture sanitarie a favore del cittadino.
3) Clips (salute): nuovo approccio concettuale e operativo all’attività sanitaria, orientato verso l’esecuzione documentata di procedure basate su percorsi diagnostico-assistenziali formalizzati che siano al contempo efficaci e sicuri.
4) Smart school (scuola): offrire alle scuole (dalla primaria alla secondaria superiore) un’infrastruttura
tecnologica formata da un insieme di soluzioni, strutturate e scientificamente coerenti, nelle quali risultino perfettamente integrati modelli di didattica attiva, sistemi informativi e organizzativi, contenuti digitali multimediali e interattivi.
5) Marconi (trasporti e mobilità terrestre): flotte di veicoli elettrici e sistemi di infomobilità avanzata per
l’itermodalità tra mezzi pubblici e privati.
6) INSeT (trasporti e mobilità terrestre): sistema che determini, tramite smart card o smartphone, l’effettiva interoperabilità tra i servizi ai cittadini, nelle città di Bologna, Torino, Genova e Firenze e i servizi dell’alta velocità ferroviaria.
7) Open city Platform (cloud computing): ricerca e sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e di sostenibilità economica che consentano di innovare le capacità di erogazione di servizi per cittadini e per le imprese da parte della Pubblica Amministrazione e le modalità di interazione tra i soggetti.
8) HERMeTe (patrimonio culturale): costruzione di una piattaforma di servizi capace di monitorare, collezionare, archiviare e restituire basi di dati culturali riutilizzabili per diversi scopi da diversi tipi di utenza
(gestione del patrimonio, studio scientifi co, turismo, educazione, ecc.). 9) PICO (patrimonio culturale): ricollegare i contenuti e le forme del patrimonio culturale italiano attraverso legami di senso che, grazie a un flusso ininterrotto di contenuti scientifici, di ricerca, sociali e artistici, forniscano una cittadinanza migliore ad abitanti e turisti.
10) Smart Water (gestione delle risorse idriche): tecnologie innovative per il miglioramento del monitoraggio e dell’efficienza di reti e impianti di distribuzione ai fini della tutela quantitativa e qualitativa
delle risorse idriche.
11) Oplon (Invecchiamento della società) azioni e metodi efficaci per la prevenzione della fragilità e del declino funzionale e la promozione della salute degli anziani attraverso la progettazione e lo sviluppo di strumenti e reti di “cure & care”.