eCommerce, attenti alle fregature in caso di download di giochi o musica: 3 siti web su 4 non a norma

di Alessandra Talarico |

Più del 75% dei siti web che vendono giochi, libri, video e musica che possono essere scaricati su Pc o sullo smartphone non risulta a norma per quanto concerne le regole a tutela dei consumatori.

Europa


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In vista degli acquisti natalizi, per i quali molte persone useranno internet a caccia di sconti e offerte originali, la Commissione europea ha pubblicato i risultati di un’indagine riguardante i siti web che vendono giochi, libri, video e musica che possono essere scaricati su Pc o sullo smartphone. Dai controlli effettuati su un totale di 333 siti web, tra cui 159 che vendono giochi on line, emerge infatti che più del 75% di questi siti web non risulta a norma per quanto concerne le regole a tutela dei consumatori. Ciò è ancor più preoccupante quando l’utenza è costituita da consumatori vulnerabili, ad esempio i bambini.

La Commissione denuncia, in particolare, come gli utenti debbano districarsi in  “un labirinto di condizioni contrattuali per trovare alla fine che somma dovranno pagare”, mentre i bambini “sono spesso allettati a acquistare articoli legati a giochi suppostamente gratuiti”. Se ciò non bastasse, in caso di problemi legati all’acquisto, è spesso difficoltoso contattare il servizio post-vendita, dato che “le prescritte informazioni contrattuali mancano su più di un terzo dei siti web”.

‘Trucchetti’ che, oltre a minare la fiducia nell’eCommerce rischiano di provocare spiacevoli sorprese in termini di costi, soprattutto se ci sono di mezzo i bambini: spiega infatti il commissario responsabile per la Salute e la Politica dei consumatori Tonio Borg che “la metà dei giochi scaricabili sono pubblicizzati come se fossero gratuiti”, ma in realtà ci si potrebbe trovare rapidamente “davanti a conti stratosferici relativi agli articoli virtuali necessari per continuare a giocare”.

L’indagine indica “che la maggioranza dei siti web controllati non fornisce un accesso agevole ai termini contrattuali fondamentali”: in particolare, 230 siti web sui 333 esaminati (69%) contiene clausole ritenute inique, che escludono la responsabilità del commerciante in caso di danni al computer del consumatore a seguito di un download; che escludono o ostacolano il diritto dei consumatori a cercare riparazione legale o altre forme di riparazione o rendono difficoltoso l’accedervi; che privano i consumatori del diritto di ricevere un nuovo prodotto o di chiedere il rimborso se il prodotto scaricato non funziona.

141 siti web (42% dei siti controllati) non informano i consumatori che il prodotto scaricato non può essere restituito, mentre il 73% di tutti i siti web controllati non fornisce informazioni sulle restrizioni geografiche che potrebbero impedire di usare il contenuto digitale scaricato in un paese diverso da quello in cui risiedono.

Circa 9 su 10 siti web, infine, non informano gli utilizzatori sin dall’inizio sui costi addizionali o sugli acquisti in corso di gioco per i quali è richiesto un pagamento e anche se questa informazione è menzionata nei termini contrattuali, essa non reca indicazioni chiare quanto ai prezzi.

 

A fronte di tutte queste mancanze, Borg ha annunciato che nei prossimi mesi le autorità nazionali interverranno per rimettere questi siti web sulla giusta via.

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