RECENSITI
Un’alimentazione più varia, ricca di nutrienti e soprattutto di qualità, è ciò che ogni persona dovrebbe garantirsi quotidianamente per una vita all’insegna del gusto e della buona salute. Siamo sostanzialmente ciò che mangiamo e certamente ognuno di noi ha il suo bel da fare nel combattere vizi alimentari e peccati di gola. Il portale www.cambiamenu.it, promosso dalla LAV (Lega Anti-Vivisezione), punta proprio ad allargare il panorama culinario di molti italiani, mostrando in che modo si può pranzare e cenare utilizzando prodotti dimenticati, delle tradizioni gastronomiche italiane, qualche volta anche alternativi rispetto alle solite pietanze.
Quando si parla di dieta vegetariana, vegan o vegetaliana, crudista, fruttarista, macrobiotica e steineriana (ma ci sarebbero altre categorie di alimentazione alternativa, spesso legate ad un aumento considerevole delle intolleranze alimentari) si pensa (a volte a ragione) ad universi chiusi e settari, in cui la scelta dei cibi è legata a delle vere e proprie ideologie. Forse è così, forse no, in pratica, la buona alimentazione passa necessariamente per una riduzione del consumo della carne (che a sua volta comporterebbe una limitazione degli allevamenti intensivi, dannosi per l’ambiente e per la qualità della carne che poi troviamo nei supermercati e nelle classiche macellerie) e per una maggiore presenza in tavola di frutta e verdura.
Cambia Menù, in tal senso, potrebbe essere un ottimo suggeritore online per provare altri cibi e nuove forme di cucina, sempre rimanendo nella tradizione mediterranea a cui, comprensibilmente, siamo molto affezionati. Ecco che il portale diventa anche un motore di ricerca, per ricette vegetariane e vegane, ristoranti e locali no-carne, informazione globale dall’universo vegan e vegetariano, rubriche di approfondimento culturale sul tema allevamento, deforestazione, effetto serra, qualità dell’alimentazione, salute nostra e degli animali e molto altro.
C’è la lista dei locali dove andare a mangiare e le ricette del giorno (“Cosa e dove mangiare“; “Le ricette“), il vadamecum del vegano, con “I primi passi Veg“, “Il prezzo della carne“, argomento declinato dal punto di vista dell’ambiente (meno ossigeno, sfruttamento delle risorse territoriali, dell’acqua, del suolo, accaparramento di terreno altrimenti destinabile a cereali ed altre colture fondamentali per la nostra alimentazione), dell’ambiente (produzione di anidride carbonica e azoto altamente climalteranti) e della salute dell’animale (spesso l’animale allevato in batteria, alimentato con farine e immobilizzato per gran parte della sua vita, tende ad ammalarsi e a produrre tossine che poi ritroviamo nei nostri piatti e che potrebbero essere alla base di gran parte delle intolleranze e delle allergie che sono scoppiate negli ultimi anni).
Concetti presentati anche nella rubrica “Mercoledìveg” e sviluppati nella sezione “Vegabyte, per chi ha una sana fame di notizie“. Altre finestre di comunicazione di natura social sono presenti su Facebook, alla pagina ufficiale di Cambio Menù, mentre sempre tramite la propria login del social network ci si può registrare al portale in maniera rapida e semplice.
Nella parte centrale dell’home page, tra una miriade di immagini di piatti decorati e ricchi di colori, ci sono le “Le ultime ricette pubblicate“, con suggerimenti e schede di preparazione per ogni tipo di ‘voglia’ quotidiana (a colazione, a pranzo, per merenda, a cena, dopo cena), le “Ricette d’autore“, con una lista di chef da consultare. Di ogni ricetta, con tanto di firma dell’autore, c’è una foto illustrativa, l’elenco degli ingredienti, la preparazione, i tempi di cottura e la possibilità di condividerla su Twitter, Facebook, Google+ e di inviare il materiale via mail ad un contatto.
Un servizio di informazione culinaria, alimentare ed ambientale, che si mostra completo e ricco di documenti multimediali e di link, con una grande attenzione al visitatore e alla comunicazione sociale. Spicca l’elevata facilità di utilizzo e di navigazione del sito, grazie ad interfacce funzionali alla migliore interazione e a documenti semplici di consultare, per uno stile di vita improntato, senza radicalismi, ad un’alimentazione critica, alla salute e al rispetto dell’ambiente.
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