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Mercato Tlc, previsioni 2018 di Strand Consult ‘5G nella Ue ancora lontano. Sarà l’anno del 4G’

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La società di analisi prevede un anno frizzante per il mercato delle Tlc e di Internet. Crescerà nella Ue la pressione regolatoria verso le grandi web company Usa.

Dopo un 2017 molto movimentato a livello globale per la industry delle Tlc e del digitale, fra zero roaming nella Ue e abolizione della Net neutrality negli Usa, il mercato si interroga su cosa succederà quest’anno. Quali saranno i trend fondamentali nel mercato delle comunicazioni elettroniche, dei social media, di Internet? Strand Consult dice la sua anche quest’anno, il diciassettesimo consecutivo, con le sue previsioni per la Telecom industry per il 2018.

Net neutrality e le promesse Ue sul 5G

Dopo una carrellata sul 2017 appena terminato (vedi l’articolo del 27 dicembre 2017 Mercato Tlc, previsioni Strand Consult: 5G sopravvalutato? Troppe regole bloccano la Ue), i cui fatti salienti vanno dall’abolizione della net neutrality da parte della Fcc (Federal Communication Commission) negli Usa (che Strand Consult appoggia appieno) e le “promesse dei politici europei, che continuano a promettere il sogno del 5G” che secondo la società di consulenza rischia concretamente di restare tale (mentre negli Usa e in Asia il nuovo standard sta già diventando realtà), Strand Consult mette in guardia le aziende e gli investitori Ue dall’”eccesso di regolazione dell’Europa” che pesa sul mercato Tlc. ”In tutto il mondo, e in particolar modo nella Ue, la regolazione non è altro che una ri-nazionalizzazione dei network, senza però alcuna compensazione per gli azionisti”, sostiene John Strand, Ceo e fondatore di Strand Consult, secondo cui i politici del Vecchio Continente devono fare i conti con uno scenario minaccioso per lo status quo dopo i cambiamenti profondi derivanti dalla Brexit, la vittoria di Trump e quella di Emmanuel Macron.

“Nel 2018 gli Europei capiranno che la promessa dei politici Ue sul 5G è aria fritta”, scrive senza mezzi termini Strand Consult. “Le regole fuorvianti sulla net neutrality e la mano pesante in arrivo a maggio con il nuovo regolamento sulla privacy renderanno realisticamente la Ue una zona morta per nuovi investimenti e innovazione”, aggiunge Strand Consult senza appello.

Usa e Cina mercati trainanti

Dopo un 2017 caratterizzato dalla crisi di Ericsson, prevista peraltro da Strand Consult un anno fa, dall’esplosione dei servizi vocali come Amazon Echo e Google Home, dall’uscita di Microsoft dal business del mobile (troppo impari la sfida a Ios e Android per l’azienda Usa), dal crescente peso dei produttori cinesi di smartphone Android (uno per tutti Huawei, maggior produttore cinese di smartphone ma anche di pannelli solari), “che hanno reso gli smartphone sempre più accessibili sul mercato di massa”, Strand Consult non risparmia critiche ai regolatori “miopi, perché fissano la loro attenzione sulla velocità e la performance delle reti, che cresce molto più dell’effettiva domanda dei consumatori”. Ma, secondo John Strand, il sogno europeo della “Gigabit Society” può realizzarsi soltanto con grossi investimenti, perché “per fare soldi, ci vogliono soldi e senza nuove reti i sogni non diventano realtà”.

Per il 2018, Strand Consult prevede che l’Europa resterà indietro rispetto a Usa e Asia (Cina, Corea del Sud e Giappone) nello sviluppo delle reti 5G.

Gli Usa saranno un mercato più frizzante per le Tlc quest’anno, dopo l’abolizione della Net Nuetrality.

Regolazione e Internet of Things

Il 2018 sarà anche l’anno in cui il peso crescente della regolazione minaccerà le nuove tecnologie, per Strand Consult, secondo cui quest’anno crescerà in modo significativo il mercato dell’Internet of Things (IoT), trainato in primo luogo dalle auto connesse (smart cars) con l’ausilio fondamentale delle funzioni ad hoc degli smartphone per la diagnostica dell’auto, sviluppate in tandem con operatori come nel caso di T-Mobile e Telia.

Il 2018 sarà l’anno del 4G (2G e 3G verso la pensione)

Il 2018 sarà anche l’anno dello smantellamento delle reti 2G/Gsm e 3G/Umts per molti operatori, che passeranno al 100% a reti 4G/Lte, che va di pari passo con la diffusione sempre più capillare della copertura e dal calo dei prezzi degli smartphone. Ma in generale, mentre i servizi IoT saranno sviluppati per lo più da nuovi entranti (e non appannaggio delle telco), saranno pochi i player in grado di competere con il predominio di Apple e Google nel mercato delle app.

Nel 2018 i vent’anni di Google

Nell’anno del suo ventesimo compleanno, Google e le altre grandi piattaforme come Facebook, Amazon, Apple ecc. continueranno a dominare, tanto che secondo qualcuno sarebbe il caso di creare un governo globale per questi player una sorta di Nazioni Unite del cyberspazio. Quel che è certo è che Bruxelles vuole introdurre regole ferree per limitare l’azione degli OTT made in Usa.

Ma è interessante verificare che le poche aziende che sono riuscite a imporsi come concorrenti credibili di Google & Co arrivano dalla Cina: “Alibaba, l’Amazon cinese, e WeChat, il WhatsApp cinese stanno migliorando sempre di più e si stanno sempre più integrando con il mercato cinese degli smartphone”, aggiunge Strand Consult.

 

I paletti europei

Arcep in Francia, Berec a livello Ue, Antitrust europeo, il nuovo regolamento Ue per la Data Protection (GDPR) in arrivo, la stretta fiscale sui giganti del web, la guerra alle fake news (che spesso però copre la censura, secondo Strand Consult), sono soltanto alcuni dei paletti con il quali l’Europa cerca di regolare e imbrigliare i grandi player Usa della Rete. Non sempre con gran costrutto, secondo la società di analisi, secondo cui gli eccessi regolatori sono un danno per lo sviluppo del mercato.

Di certo, secondo l’a società di analisi, il 2018 sarà l’anno del Chief Privacy Officer, una figura professionale che con l’avvento del GDPR produrrà circa 75mila nuove assunzioni a livello Ue.

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