Aereo, una piccola startup che fa tremare i colossi USA della Tv via cavo

di Raffaella Natale |

Il servizio permette agli utenti di guardare la Tv su internet, real time, dai dispositivi mobili, captando il segnale dei network televisivi, ma è legale?

Stati Uniti


Aereo

Da qualche mese, i newyorchesi possono guardare la Tv su internet, in real time, sul loro smartphone o tablet, pagando 1 dollaro al giorno o con un abbonamento da 8 dollari al mese.

L’iniziativa è di Aereo, una startup nata meno di un fa che nutre già forti ambizioni di espansione su tutto il territorio nazionale.  

Finanziata dal magnate dei media Barry Diller, l’azienda ha annunciato che prossimamente porterà il suo servizio in 22 nuove città americane, tra le quali Miami, Boston e Austin.

 

L’offerta di Aereo si limita a una trentina di canali, tra i quali Fox News, CBS, Bloomberg TV e NBC, ma per coloro che non vogliono più sborsare 90 dollari al mese, per avere via cavo un centinaio di canali che non guardano mai, rappresenta una vera alternativa.

 

“Aereo rende concreto il sogno di milioni di americani che vogliono bypassare i colossi del cavo“, ha commentato Paul Sweeney, analista di Bloomberg.

L’offerta è molto interessante anche per chi vuole vedere la televisione sui mezzi di trasporto pubblico.

 

I grandi network americani stanno prendendo molto sul serio questa startup che potrebbe rappresentare una reale minaccia per i loro business.

 

“Aereo – ha detto Paul Sweeney – rimette in discussione i tradizionali modelli televisivi“.

L’analista ha commentato che i grandi player del cavo, come Time Warner o Verizon, versano ogni anno almeno 2 miliardi di dollari per i diritti di trasmissione, ma ne guadagnano almeno dieci volte di più dalla pubblicità, una fonte di ricavi che aumenta ogni anno e che non richiede alcuno sforzo.

 

Aereo ovviamente non paga alcun diritto di broadcasting. In termini pratici, ai suoi clienti viene installata una piccola antenna sui dispositivi mobili che captano il segnale dei canali televisivi.

La legge non vieta questa pratica, dal momento che l’antenna è personale. Tuttavia le emittenti televisive hanno fatto ricorso contro questa interpretazione delle norme. Per adesso la startup ne è uscita piuttosto bene: la scorsa estate ha vinto un processo davanti al tribunale di New York che gli ha dato ragione.

 

Aereo – ha concluso Paul Sweeney – è convinta di aver trovato una scappatoia legale che gli permetterà di rivoluzionare il mercato televisivo. Nessuno può dire se la giustizia gli darà torto o ragione”. Nei prossimi mesi, infatti, ci sarà un processo d’appello che potrebbe anche decidere la sua fine o eventualmente la sua consacrazione.

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