Sono circa 20 milioni gli italiani che guardano contenuti pirata, ossia il 39% degli adulti, mentre la percentuale tra i minori under 15 è ancora più allarmante con un ragazzo su due.
Il problema interessa tutta la filiera e in particolar modo le nuove uscite cinematografiche. Se consideriamo che il 52% dei film che escono in sala è online illegalmente entro tre giorni dalla data di uscita, il problema del camcording (audio e video) non sembra superato.
Proprio per questo, FAPAV in collaborazione con ANEC, ANEM e ANICA, andrà a sviluppare un progetto speciale anti-camcording, che avrà un focus importante sulla comunicazione e la formazione.
Il contrasto alla diffusione illecita dei contenuti sul web ha fatto dei passi avanti negli ultimi anni, in particolare nel nostro Paese, e lo sviluppo e il rafforzamento degli strumenti di tutela hanno consentito di raggiungere importanti risultati.
Dal Regolamento AGCOM alle attività con le Forze dell’Ordine, senza dimenticare la rimozione selettiva dei contenuti, sono numerosi gli strumenti a difesa dei contenuti audiovisivi. Non da ultimo, la recente innovazione normativa prevista dalla Legge Europea con cui si delega l’Autorità ad una procedura cautelare per la rimozione più tempestiva di contenuti illegalmente caricati nonché una modalità per impedire la reiterazione degli illeciti.
La conoscenza del problema e di quali misure adottare rappresenta pertanto un fattore cruciale e determinante per contrastare questo fenomeno illecito.
Tra gli ospiti del workshop Stan McCoy, Presidente Motion Picture Association EMEA, e Antonio Nicita, Commissario AGCOM. Interverranno Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV; Giampaolo Letta, VP e AD Medusa; Andrea Malucelli, Presidente ANEC/AGIS Emilia Romagna; Andrea Stratta, AD UCI Italia. Modera Mario Mazzetti, Vice Presidente UNIC e Responsabile ufficio Cinema Anec.
L’appuntamento è per il 30 novembre alle 9:15 presso la Sala Ulisse del Sorrento Hilton Palace.